Il Ministero dell'Industria italiano ha convocato i sindacati per discutere di quello che sarebbe il primo sciopero in assoluto alla Borsa di Milano, ma i colloqui avranno luogo solo dopo lo stop previsto.

L'azione sindacale è prevista per il 27 giugno. I sindacati hanno dichiarato di averla indetta per paura di tagli di posti di lavoro e di quelli che, a loro dire, sono piani di disinvestimento dall'Italia da parte del proprietario della borsa Euronext.

Il Ministero ha dichiarato che incontrerà i sindacati la settimana successiva allo sciopero previsto, il 3 luglio, su richiesta del Ministro dell'Industria Adolfo Urso. Ha in programma un incontro separato con i rappresentanti della Borsa di Milano la settimana successiva.

I sindacati Fabi, First Cisl e Fisac Cgil hanno programmato il loro sciopero per le ultime due ore lavorative del 27 giugno, seguito da altre forme di protesta dei lavoratori nei giorni successivi.

Euronext - che gestisce i mercati azionari di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Milano, Oslo e Parigi - ha completato l'acquisizione della Borsa italiana nell'aprile 2021.

L'operazione da 4,3 miliardi di euro (4,6 miliardi di dollari) ha trasformato l'Italia in un motore di entrate chiave per il gruppo.

L'acquisizione di Borsa Italiana, in precedenza parte del London Stock Exchange Group, è stata una questione politica delicata in Italia, soprattutto a causa della sua proprietà della piattaforma MTS, dove vengono scambiati i titoli di Stato di Roma per un valore di 2,4 trilioni di euro.