ROMA (MF-NW)--È arrivato ieri il nuovo piano di ristrutturazione con cui Evergrande confida di sottrarsi alla liquidazione. Lo sviluppatore immobiliare cinese ha proposto agli obbligazionisti offshore di cancellare i loro crediti in cambio di una quota di due controllate listate a Hong Kong. Si tratta, scrive MF-Milano Finanza, del 30% di Evergrande Property Services Group (società immobiliare partecipata al 52%) e di Evergrande New Energy Vehicle Group (azienda automobilistica posseduta per il 59%), che però soddisferebbe solo parte delle richieste dei bondholder.

Secondo Reuters, infatti, il colosso immobiliare deve far fronte a un debito di quasi 19 miliardi con gli obbligazionisti offshore. Quest'anno, dopo i guai di Evergrande, il valore delle azioni delle due controllate ha perso oltre l'80%, flessione che porta la capitalizzazione complessiva intorno ai 9 miliardi di dollari di Hong Kong, circa 1,15 miliardi di dollari. I creditori valuteranno comunque l'offerta perché il piano di ristrutturazione potrebbe garantire un tasso di recupero più elevato di quello conseguente alla liquidazione. Un'eventuale accordo, in ogni caso, dovrà ricevere il via libera dalle autorità di regolamentazione cinesi.

Se arriverà la doppia approvazione, Evergrande avrà soddisfatto anche la richiesta del tribunale di Hong Kong, che lunedì aveva consesso cinque settimane allo sviluppatore immobiliare per presentare una proposta «concreta» di ristrutturazione. In caso contrario, la società avrebbe rischiato la messa in liquidazione già all'udienza del 4 dicembre. La notizia aveva fatto perdere alle azioni di Evergrande il 20%, spingendole a 18,8 centesimi di Hong Kong (2,4 centesimi di dollari), il minimo storico. Ieri invece il titolo ha chiuso a 0,2 centesimi (-1%), segno che anche i mercati nutrono speranze nell'accordo con i creditori.

Evergrande, che ha più di 300 miliardi di dollari di passività, aveva già lavorato a un piano di ristrutturazione del debito offshore da 23 miliardi. Ma il progetto si è arenato dopo che Hui Ka Yan, il fondatore dell'ex gigante immobiliare, è stato sottoposto a sorveglianza speciale per sospette attività criminali. Altra batosta, Evergrande non può più emettere nuovi bond per finanziarsi perché ha perso i requisiti quando la sua controllata Hengda Real Estate è finita sotto indagine. Non resta allora che il secondo piano di ristrutturazione, elaborato per bloccare l'istanza di liquidazione avanzata da un investitore nell'unità Evergrande Fangchebao. La posta in gioco è alta: in palio, oltre al futuro dello sviluppatore, c'è anche quello del settore immobiliare cinese. Senza dimenticare l'effetto contagio: il crollo di Evergrande potrebbe colpire l'intera economia mondiale.

red

fine

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

0208:15 nov 2023


(END) Dow Jones Newswires

November 02, 2023 03:16 ET (07:16 GMT)