ESSEN (dpa-AFX) - L'azienda chimica Evonik sta razionalizzando la sua struttura aziendale e la sua gestione come parte della sua riorganizzazione. Le singole unità di business delle divisioni Specialty Additives, Nutrition & Care e Smart Materials saranno fuse in due nuove divisioni, Custom Solutions e Advanced Technologies, a partire dal 1° aprile 2025, ha annunciato venerdì l'azienda quotata in borsa MDax. L'Amministratore Delegato di Evonik, Christian Kullmann, spera che questo comporti un focus strategico e un'allocazione delle risorse più chiari. La mossa eliminerà anche un livello di gestione nel Gruppo, in quanto le singole unità aziendali saranno gestite in futuro da membri del Comitato esecutivo. L'azienda di Essen aveva già annunciato una ristrutturazione organizzativa qualche tempo fa. L'obiettivo è quello di rendere l'azienda più veloce e più snella e di ridurre i costi.

Evonik vede la sua attività nel segmento Custom Solutions più in mercati di nicchia con prodotti specifici per i clienti. Questi includono additivi per vernici e rivestimenti, nonché prodotti per l'industria cosmetica e farmaceutica. Il segmento Tecnologie Avanzate dovrebbe affermarsi contro la concorrenza soprattutto grazie ai costi relativamente bassi. Le plastiche ad alte prestazioni e il perossido di idrogeno sono raggruppati qui. Su base attuale, le divisioni generano ciascuna un fatturato annuo di circa 6 miliardi di euro, secondo la dichiarazione.

Lauren Kjeldsen (51), che è ancora a capo della divisione Smart Materials, assumerà la gestione dell'attività Custom Solutions. L'attuale responsabile della divisione Speciality Additives, Claudine Mollenkopf (58), guiderà in futuro le divisioni Advanced Technologies. Entrambi saranno nominati nel Consiglio di Amministrazione del Gruppo il 1° aprile del prossimo anno, che sarà composto da tre donne e due uomini.

Già da tempo Evonik ha delineato i suoi piani per una nuova struttura del Gruppo, più snella e con meno livelli di gestione. A marzo di quest'anno, è stato annunciato il taglio di circa 2.000 posti di lavoro su un totale di circa 33.000, di cui circa 1.500 in Germania. I costi annuali, dopo il completamento del programma nel 2026, dovrebbero essere inferiori di circa 400 milioni di euro rispetto a prima./mis/nas