ROMA (MF-DJ)--"Nel cercare nuove aziende non escludiamo mai nulla, ma al momento siamo focalizzati su tre settori. Il primo è il lusso, perché è un investimento a lungo termine che richiede pazienza ed è un ambito dove abbiamo esperienza, a partire dalla Ferrari. Il secondo è la salute, settore in cui le prospettive sono evidenti: siamo entrati con Lifenet e Institut Mérieux, stiamo cercando altre possibilità. Il terzo è la tecnologia. Sebbene i mercati abbiano corretto la loro disposizione verso il Tech, crediamo che nel nostro portafoglio - dove la presenza più importante è Via, società newyorkese di infrastrutture digitali per la mobilità pubblica - ce ne possa essere di più".

Lo dice alla Stampa Suzanne Heywood, chief operating officer di Exor e presidente di Cnh Industrial. Exor, prosegue, "cerca aziende e non solo dei business. Noi ci attendiamo che molte delle nostre controllate cambieranno quello che stanno facendo col passare del tempo. Prendiamo Cnh. Il tipo di carburante che i nostri trattori utilizzano cambierà in modo radicale, così il loro utilizzo e la forma. Potrai condurli a distanza. Tutto questo succede. La sfida più complessa è permettere all'impresa di fare qualcosa di molto diverso. Devi essere in grado di testare nuove idee mentre consenti alle vecchie di continuare a funzionare. A un certo punto, devi anche aver il coraggio di reinventarti ed entrare in un nuovo mondo".

Parlando di Cnh Industrial, Heywood spiega che "abbiamo cinque stabilimenti, tre centri ricerca, 4.500 dipendenti. Il quartier generale Emea sarà Torino. A Modena stiamo costruendo il polo europeo per l'elettrificazione dei trattori. Siamo molto contenti, non abbiamo intenzione di cambiare rotta. Anzi, vogliamo offrire tutte queste tecnologie innovative sul mercato italiano che per noi ha grande rilevanza e dove la qualità dei rivenditori è elevata».

rov


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November 11, 2022 03:39 ET (08:39 GMT)