Exor, il braccio d'investimento della famiglia Agnelli, ha un interesse crescente per il settore sanitario, dove ha già investito quasi 4 miliardi di euro (4,3 miliardi di dollari), ha dichiarato giovedì il CEO John Elkann.

"L'aumento dei costi dei servizi sanitari, combinato con la carenza di personale medico, sta spingendo la domanda di nuovi approcci innovativi per affrontare i problemi della salute globale", ha affermato nella sua lettera annuale agli azionisti di Exor.

Exor considera l'assistenza sanitaria come un "settore di crescita strutturale a lungo termine", ha aggiunto Elkann, rampollo della famiglia Agnelli e presidente delle case automobilistiche Stellantis e Ferrari.

Gli investimenti di Exor coprono un'ampia gamma di settori, tra cui la produzione, i media, la moda, lo sport e la tecnologia.

Oltre alla Ferrari, controlla aziende tra cui il produttore di macchine per l'agricoltura e l'edilizia CNH e la squadra di calcio di Serie A Juventus. È anche il maggiore azionista di Stellantis, proprietario di marchi italiani come Fiat e Alfa Romeo.

Negli ultimi anni, Exor, con sede nei Paesi Bassi, è entrata nel settore sanitario sia attraverso investimenti diretti in aziende che attraverso il suo braccio di capitale di rischio, alimentato dai proventi della vendita del suo riassicuratore PartnerRe nel 2022.

L'anno scorso Exor ha speso 2,6 miliardi di euro per diventare il maggiore investitore in Philips, con una partecipazione del 15% in quella che ora è un'azienda di tecnologia sanitaria. Nel 2022, Exor ha acquistato partecipazioni nell'Institut Merieux francese e in Lifenet Healthcare, una società italiana che gestisce ospedali e ambulatori.

Ha dichiarato che le sue principali aree di investimento, oltre alla sanità, sono la tecnologia e la moda.

Presentando i risultati del 2023 che Exor ha pubblicato giovedì, il CFO Guido De Boer ha affermato che la società dispone attualmente di 1,7 miliardi di euro di liquidità.

Tuttavia, la liquidità è già stata destinata agli investimenti previsti, tra cui un ulteriore investimento nell'Institut Merieux e nel programma di riacquisto di azioni di Exor, ha dichiarato.

Inoltre, l'azienda riceverà liquidità dai pagamenti dei dividendi per un totale di circa 1,1 miliardi di euro quest'anno.

Il valore patrimoniale netto (NAV) di Exor è salito a 35,5 miliardi di euro nel 2023, rispetto ai 28,2 miliardi di euro dell'anno precedente, ha dichiarato, soprattutto grazie alle performance di Ferrari e Stellantis.

Exor ha anche dichiarato che a partire dal 1° gennaio, in base alle norme contabili europee IFRS 10, ha cambiato il suo status da holding a 'entità di investimento'.

Ciò le consentirà di deconsolidare le società in portafoglio dal suo bilancio e di contabilizzarle semplicemente al loro valore equo, con un guadagno una tantum stimato di circa 12 miliardi di euro. (1 dollaro = 0,9315 euro) (Relazione di Giulio Piovaccari;Redazione di Elaine Hardcastle e Keith Weir)