MILANO (MF-DJ)--Il nuovo presidente di Exor, Ajay Banga, è convinto che capitalismo e istanze sociali non siano in contraddizione. Anzi. Appena nominato ceo di Mastercard nel 2010, il manager indiano oggi 62enne decise di non competere con Visa, American Express e PayPal per la conquista del 15% delle transazioni concluse per via elettronica.

Preferì, scrive Milano Finanza, concentrare gli investimenti sull'85% degli acquisti ancora effettuati in contanti o con assegni per carenza di infrastrutture, educazione, documenti. Un bacino di 2 miliardi di clienti, includendo solo le persone prive di accesso ai servizi bancari, ma ben più ampio se si considera chi adopera banconote in mancanza di alternative efficienti. Per entrare in questo mercato Banga ha dovuto lavorare sull'inclusione finanziaria con governi e alleati industriali, intessendo relazioni negli oltre 210 Paesi e territori dove Mastercard è attiva.

Questo sforzo sociale è stato ripagato dai risultati economici e finanziari. Nei suoi dieci anni di reggenza i ricavi di Mastercard sono triplicati, i profitti sono quadruplicati, il titolo si è apprezzato del 1000% (mille per cento) in borsa. Un rialzo azionario che, per inciso, ha cavalcato anche Exor, entrata nel capitale della società dei pagamenti proprio all'arrivo di Banga nel 2010. «Abbiamo grande fiducia che Ajay Banga e la sua squadra sapranno guidare questo grande business, gestendo le sfide normative e di mercato», aveva sottolineato allora John Elkann, che era e resterà amministratore delegato della cassaforte degli Agnelli, nonché unico detentore di responsabilità esecutive. Da quell'investimento è nato un rapporto personale con Elkann, sfociato prima nell'ingresso di Banga nel cda di Exor e culminato un anno più tardi nella sua nomina a presidente della holding con effetto immediato.

red/lab

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3009:33 mag 2022


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