MILANO (MF-DJ)--Exor lascia Piazza Affari per quotarsi ad Amsterdam. La decisione è stata presa poco fa dal cda che ha approvato il trasferimento.

Si chiude così un legame col listino milanese durato oltre 50 anni. La cassaforte degli Agnelli aveva infatti debuttato a Palazzo Mezzanotte nel lontano 1968 quando si chiamava Istituto Finanziario Industriale (fondato dal senatore Giovanni Agnelli). Con una capitalizzazione di circa 16 miliardi di euro e un Net Asset Value intorno ai 31 miliardi, la holding riassume una storia imprenditoriale fatta di oltre un secolo di investimenti.

Il trasferimento della sede nei Paesi Bassi è avvenuto nel 2017. Oggi infatti Exor è un'azienda di diritto olandese che non ha uffici né dipendenti in Italia, è controllata da una società olandese che possiede la maggioranza di una NV che ha in pancia partecipazioni di società prevalentemente olandesi.

Guardando la carta d'identità dell'Exor di oggi, il delisting da Milano è quasi una naturale conseguenza, ma la rottura di un legame così storico fa davvero impressione. E poi resta un po' di amaro in bocca perché Piazza Affari perde un altro pezzo da novanta dopo Luxottica (ora quotata a Parigi), Atlantia (sotto Opa) e Autogrill (verso l'integrazione con Dufry) e diventa un listino sempre più sottile e orfano delle grandi capitalizzazioni.

La decisione di trasferirsi in Olanda - spiega la società - è frutto di un processo di semplificazione. "L'assetto organizzativo di Exor ne risulterá ulteriormente semplificato, in quanto la società sarà soggetta alla vigilanza di un solo ente regolatore nazionale: la Ducth Authority for the Financial Markets (Afm)", recita la nota.

Occorrono però i tempi tecnici. Il trasferimento è soggetto all'approvazione del prospetto di quotazione da parte dell'Afm e all'ammissione alla quotazione e alla trattazione dei titoli da parte di Euronext Amsterdam. Si prevede che la quotazione e l'inizio delle comprattazioni su Euronext Amsterdam abbiano inizio verso la metà di agosto.

Una volta ottenuta l'ammissione alla quotazione e alla trattazione dei titoli su Euronext Amsterdam, la società richiederà il delisting delle proprie azioni ordinarie da Euronext Milan che avverrá non prima di 45 giorni, ai sensi del regolamento di Borsa Italiana. Durante il processo di delisting, le azioni ordinarie di Exor continueranno a essere quotate su Euronext Milano oltre che su Euronext Amsterdam.

Intanto Exor proseguirà l'esecuzione del proprio programma di

buyback di azioni ordinarie annunciato l'8 marzo, con una seconda tranche

per un ammontare fino a 250 milioni di euro da eseguire su Euronext

Amsterdam e Euronext Milano.

Nonostante tutte le complicazioni che hanno caratterizzato il 2021 dal punto di vista macroeconomico, l'anno si è chiuso sotto una buona stella per Exor. Nel 2021, il Net asset value per share (valore netto degli attivi per azione) di Exor è cresciuto del 29,7%, sovraperformando di 0,4 punti percentuali il nostro benchmark, l'indice Msci World in euro. La

performance è stata determinata soprattutto dalla crescita sottostante

del valore delle sue società quotate.

cce

MF-DJ NEWS

2919:06 lug 2022


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July 29, 2022 13:08 ET (17:08 GMT)