MILANO (MF-DJ)--Il delisting delle azioni Exor dalla Borsa di Milano sará effettivo dal 27 settembre prossimo.

La domanda di delisting era stata depositata stamattina presso Borsa Italiana.

La holding degli Agnelli chiude così un legame col listino milanese durato oltre 50 anni e avvia un nuovo corso. La cassaforte aveva infatti debuttato a Palazzo Mezzanotte nel lontano 1968 quando si chiamava Istituto Finanziario Industriale (fondato dal senatore Giovanni Agnelli).

Con una capitalizzazione di circa 16 miliardi di euro e un Net Asset Value intorno ai 31 miliardi, la holding riassume una storia imprenditoriale fatta di oltre un secolo di investimenti.

Il trasferimento della sede nei Paesi Bassi è avvenuto nel 2017. Oggi infatti Exor è un'azienda di diritto olandese che non ha uffici nè dipendenti in Italia, è controllata da una societá olandese che possiede la maggioranza di una NV che ha in pancia partecipazioni di societá prevalentemente olandesi.

Guardando la carta d'identitá dell'Exor di oggi, il delisting da Milano è quasi una naturale conseguenza, ma la rottura di un legame così storico fa davvero impressione. E poi resta un pò di amaro in bocca perchè Piazza Affari perde un altro pezzo da novanta dopo Luxottica (ora quotata a Parigi), Atlantia (sotto Opa) e Autogrill (verso l'integrazione con Dufry) e diventa un listino sempre piú sottile e orfano delle grandi capitalizzazioni.

La decisione di trasferirsi in Olanda - spiegava la societá in una nota annunciando il trasferimento - è frutto di un processo di semplificazione. "L'assetto organizzativo di Exor ne risulterá ulteriormente semplificato, in quanto la societá sará soggetta alla vigilanza di un solo ente regolatore nazionale: la Ducth Authority for the Financial Markets (Afm)", recita la nota.

Durante il processo di delisting, le azioni ordinarie di Exor continueranno a essere quotate su Euronext Milano oltre che su Euronext Amsterdam.

Intanto Exor prosegue l'esecuzione del proprio programma di buyback di azioni ordinarie annunciato l'8 marzo, con una seconda tranche per un ammontare fino a 250 milioni di euro da eseguire su Euronext Amsterdam e Euronext Milano.

Nonostante tutte le complicazioni che hanno caratterizzato il 2021 dal punto di vista macroeconomico, l'anno si è chiuso sotto una buona stella per Exor. Nel 2021, il Net asset value per share (valore netto degli attivi per azione) di Exor è cresciuto del 29,7%, sovraperformando di 0,4 punti percentuali il nostro benchmark, l'indice Msci World in euro.

glm


(END) Dow Jones Newswires

August 12, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)