HOUSTON (Reuters) - Exxon Mobil ha battuto le stime di Wall Street sugli utili di luglio-settembre, grazie alla forte produzione di petrolio nel primo trimestre che include per intero i volumi del produttore statunitense di scisto Pioneer Natural Resources.

Quest'anno gli utili delle società petrolifere sono stati intaccati dal rallentamento della domanda e dalla debolezza dei margini su benzina e diesel.

Tuttavia, l'utile di Exxon è sceso del 5% su base annua, un calo molto più contenuto rispetto alle rivali BP e TotalEnergies, che hanno registrato risultati trimestrali nettamente peggiori.

Il produttore statunitense di petrolio ha registrato un utile di 8,61 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 9,07 miliardi di dollari di un anno fa. L'utile di 1,92 dollari per azione ha superato le previsioni di Wall Street di 1,88 dollari per azione, grazie all'aumento della produzione di petrolio e gas e ai vincoli agli investimenti.

"Nel trimestre abbiamo registrato una serie di record di produzione", ha detto Kathryn Mikells, Cfo della major, citando un aumento di circa il 25% su base annua della produzione di petrolio e gas, a 4,6 milioni di barili al giorno.

A ottobre Exxon aveva segnalato un probabile calo degli utili operativi, inducendo gli analisti di Wall Street a tagliare di quasi 1 centesimo le loro previsioni sugli utili trimestrali per azione.

I risultati rappresentano per Exxon il primo trimestre che tiene conto per intero dell'acquisizione di Pioneer Natural Resources, avvenuta a maggio. L'operazione da 60 miliardi di dollari ha portato la produzione nel principale bacino di scisto degli Stati Uniti a quasi 1,4 milioni di barili al giorno di petrolio e gas, contribuendo a bilanciare il calo del 17% dei prezzi medi di greggio nel trimestre conclusosi il 30 settembre.

Exxon ha annunciato di aver aumentato il dividendo trimestrale del 4% dopo aver generato un free cash flow di 11,3 miliardi di dollari, ben al di sopra delle stime degli analisti.

Le rivali Saudi Aramco e Chevron hanno dovuto ricorrere al finanziamento quest'anno per coprire i ritorni degli azionisti, dopo aver alzato i dividendi e i buyback per attirare investitori.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)