MILANO (Reuters) - L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con l'ausilio della Guardia di Finanza, ha svolto oggi ispezioni nelle sedi di Eni, Esso Italiana (gruppo Exxon Mobil), Italiana Petroli, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil Italia.

L'Antitrust ha avviato le istruttorie in quanto la documentazione e i dati trasmessi dalla GdF "farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori".

In numerosi casi è risultata difformità tra il prezzo pubblicizzato e quello più alto in realtà applicato; in altri è stata riscontrata l'omessa esposizione del prezzo praticato o l'omessa comunicazione al portale 'Osservaprezzi Carburanti', utile al consumatore per trovare la pompa con il prezzo più basso.

In particolare, Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori, sottolinea la nota.

(Sabina Suzzi, editing Claudia Cristoferi)