Le major europee dell'energia sono scambiate con uno sconto significativo rispetto alle loro colleghe statunitensi.
Exxon e Chevron, va da sé, sono meno preoccupate dal faticoso tema della transizione energetica. Inoltre, sfruttano giacimenti situati nei loro mercati nazionali, il che significa migliori economie di scala - tanto più con un barile di petrolio che ora flirta con i 100 dollari - e un rischio geopolitico ridotto.
In linea generale, con multipli di valutazione compresi tra x6 e x8 dei loro profitti, le major europee mostrano tuttavia performance finanziarie molto diverse se le valutiamo in termini di redditività dei loro investimenti nel ciclo 2012-2022.
Total, Shell ed Equinor si distinguono dalla massa, con rendimenti almeno doppi rispetto alla britannica BP e all'italiana Eni. In fondo al gruppo, ma su scala molto più ridotta, la spagnola Repsol sta completando una lunga e dolorosa ristrutturazione, contrassegnata da un graduale ritiro dalle attività nordamericane.
Il ritorno sugli investimenti - intendendo con questo termine la somma di capex e acquisizioni, in entrambi i casi al netto delle cessioni di attività - rimane molto più elevato tra le major statunitensi, in particolare per Exxon, leader indiscusso della classifica.
Le canadesi Suncor e CNQ, invece, stanno registrando rendimenti vicini a quelli dei loro colleghi europei, ma con valutazioni paragonabili a quelle dei loro colleghi americani.
Exxon Mobil Corporation è un gruppo petrolifero organizzato intorno a 3 aree di attività: - raffinazione e distribuzione (78,8% delle vendite nette): 5,2 milioni di barili di prodotti petroliferi (carburante diesel, benzina, olio combustibile, lubrificanti, oli motore, ecc.) venduti al giorno. Alla fine del 2021, il Gruppo gestiva una rete di 22.545 stazioni di servizio con i nomi Exxon, Mobil, Esso, eccetera; - petrolchimico (13,3%): principalmente oli, aromi, alcoli, etilene, elastomeri, propilene e polimeri (26,3 Mt venduti nel 2021) per i settori farmaceutico, cosmetico, tessile, elettrico, eccetera; - esplorazione e produzione di idrocarburi (7,9%; leader mondiale): 2,3 milioni di barili di petrolio prodotti al giorno e 241,7 milioni di m3 di gas naturale prodotti al giorno. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Stati Uniti (37,7%), Canada (8%), Singapore (5,4%), Regno Unito (5,3%), Francia (4,8%), Italia (3,6%), Belgio (3,3%), Australia (2,8%) e altro (29,1%).