ROMA (MF-DJ)--La riservatezza e la lontananza dai riflettori hanno portato con gli anni Gianluigi Aponte, il fondatore del gruppo Msc, a diventare una figura quasi mitologica. Chi per lavoro lo frequenta con consuetudine riceve almeno un paio di richieste a settimana da persone esterne alla società che suonano più o meno come: "ma senti, prima o poi me lo fai conoscere?", scrive Milano Finanza. D'altronde, mettendo in fila le operazioni nelle quali è stata coinvolta l'azienda con sede a Ginevra nel solo 2022 è difficile non rimanere stupiti. I primi ritratti su Aponte sono circolati in gennaio, quando è risultato ufficiale il coinvolgimento di Msc nel rilancio di Ita, la società nata dal salvataggio di Alitalia.

Successivamente, a fine marzo si è concretizzato l'interesse di Msc per Bolloré Africa Logistics. Un'operazione da 5,7 miliardi di dollari di tale rilevanza da aver scomodato i principali media africani, preoccupati per il rischio monopolio. Il presidente della divisione cargo, Diego Aponte, figlio del fondatore, ha di recente chiarito che l'obiettivo del gruppo sarà mantenere separati nei porti africani i due business: quello di Bolloré e quello di Til (Terminal Investment Limited), il braccio terminalistico del gruppo svizzero.

La sensazione peraltro è che gli investimenti in Africa siano solo iniziati. Lo ha confermato in maniera esplicita a fine giugno l'ad di Msc Crociere Soren Toft (strappato alla concorrente Maersk qualche mese fa). "Ci aspettiamo che gli 1,3 miliardi di abitanti dell'Africa saliranno a oltre 2 miliardi in circa 30 anni. L'Africa è quindi un posto in cui investire", ha detto il top manager. Tra maggio e giugno Msc è invece entrata in scena, in modalità "deus ex machina", per salvare la Moby del "rivale" Vincenzo Onorato. All'inizio il colosso si è impegnato a un aumento di capitale da 81 milioni, per il 25% delle quote di Moby, dando poi disponibilità, in caso servisse, ad aumentare l'impegno nel salvataggio di altri 69 milioni, portando l'esborso complessivo a 150 milioni.

Saltando dall'altra parte del mondo, a inizio giugno Msc è subentrata nella costruzione del nuovo terminal container che passa dal Canale di Panama. Il consorzio cinese che avrebbe dovuto occuparsi di questa realizzazione è infatti stato estromesso (e ora, ma questa è cronaca recente, sta anche cercando di ostacolare Msc) ed è quindi entrato in gioco il gruppo di Aponte che dovrà completare il restante 60% dell'infrastruttura. Si tratta di un'opera da 1,4 miliardi di dollari, per un nuovo molo che vale 5 milioni di container all'anno.

Tutto questo solo negli ultimi sei mesi, mentre il business ordinario prosegue e macina risultati. Il gruppo Msc comprende una divisione cargo e una passeggeri. La prima conta oltre a Msc Mediterranean Shipping Company anche la citata Terminal Investment Limited (Til) e Medlog, la seconda è guidata da Msc Crociere cui si aggiungono anche il brand di lusso Explora Journeys e i traghetti passeggeri con Grandi Navi Veloci (Gnv) e Snav. A oggi i ricavi complessivi della galassia ammontano a 60 miliardi di dollari, il gruppo impiega oltre 100.000 dipendenti e Aponte, che lo scorso 27 giugno ha compiuto 82 anni, è considerato da Forbes il 108* uomo più ricco del mondo con un patrimonio personale superiore a 10 miliardi di dollari. E pensare che è partito praticamente dal nulla. Diploma nautico a Sorrento, poi laurea in economia, esperienza sulle barche e come consulente finanziario in Svizzera (dove arriva dopo il matrimonio con Rafaela Diamant, figlia di un banchiere di Ginevra). Nel 1970 grazie a un prestito da 280 mila euro di un amico e cliente compra una nave usata che fa la rotta tra Italia e Somalia, poi ne compra una seconda e poi una terza. Nel 1973 la First National Bank di Chicago finanzia l'acquisto di una quarta nave e la progressione prosegue, anno dopo anno. Nel 1990 Msc entra nel settore delle crociere e rileva la Starlauro, un tempo Flotta Lauro, e anche qui ci mette poco a far fruttare il business. Oggi il colosso Msc è a tutti gli effetti una family company. Il figlio Diego come detto è a capo del cargo, la figlia Alexa è la mente finanziaria del gruppo e suo marito, Pierfrancesco Vago, è il presidente esecutivo della divisione crociere.

Il quartier generale del gruppo è in Svizzera, in un grande edificio con vista lago ginevrino, ma l'Italia resta nel cuore di Aponte e in particolare ci resta Sorrento, la città in cui è nato. Un esempio? Nonostante il calcio non sia una passione dell'imprenditore, Msc è da anni sponsor del Sorrento 1945, la squadra locale, e ogni anno dal 2014 si tiene in maggio il Torneo delle Sirene-Msc Cup, dedicato agli under 14, che si svolge tra Sorrento e Sant' Agnello. A proposito di sport, neanche un mese fa Aponte ha dichiarato che metterà a disposizione della città, a fondo perduto, almeno 40 milioni per finanziare la realizzazione di un nuovo centro espositivo permanente, di un parcheggio interrato e di un nuovo stadio di calcio di superficie al posto dell'attuale impianto del Campo Italia. "Un regalo alla città", lo ha definito.

Una generosità che non implica però voglia di apparire, anzi. Chiunque lo incontra lo descrive come molto cortese, ma allo stesso tempo riservato. Non è mondano e non ha particolari passioni per le frequentazioni del jet set o del mondo della politica. Meticoloso, concreto, è partito con una nave e oggi ne ha 650, è diventato il primo armatore di container al mondo, possiede il terzo brand del settore crociere e ora si prepara alla sfida dei cieli con Ita.

red

fine

MF-DJ NEWS

0409:16 lug 2022


(END) Dow Jones Newswires

July 04, 2022 03:18 ET (07:18 GMT)