ROMA (MF-DJ)--Per risolvere la vertenza Lukoil sono aperte tutte le strade, anche la possibilità che ci sia un intervento dello Stato. A dirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Aldolfo Urso, al termine dell'incontro sull'Isab Lukoil di Priolo con azienda e parti sociali.

"La strada che ovviamente dobbiamo percorrere in sede europea è quella di capire se è possibile utilizzare gli stessi strumenti che sono stati concessi ad altri Paesi nelle stesse condizioni e infine eventualmente anche quella dell'intervento diretto dello Stato come hanno già fatto altri Paesi europei nelle stesse condizioni", ha affermato Urso aggiungendo che "intendiamo perseguire tutte le strade che sono davanti. Quella innanzitutto di un ulteriore confronto col sistema bancario per capire se c'è la necessità di ulteriori e straordinarie coperture assicurative da parte della Sace".

Urso ha aggiunto che "siamo impegnati in prima fila da subito e riteniamo strategico assolvere al nostro impegno di garantire l'interesse nazionale perché l'impianto di Priolo è un asset strategico per il nostro sistema produttivo e per la nostra filiera industriale e quindi è un interesse nazionale", spiegando che "nel caso in cui ci fossero investitori disponibili a rilevare l'impianto noi realizzeremo quel contesto prescrittivo che lo strumento della golden power ci consente, affinché comunque vengano garantiti livelli produttivi occupazionali e anche gli investimenti per il recupero ambientale". Urso ha poi riferito che il tavolo si aggiornerà a dicembre.

Per il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, quello al ministero "e' stato un incontro interlocutorio ma importante. Il governo ha garantito che la vicenda non potrà non trovare una soluzione e questo rasserena il governo regionale sulla tutela dei posti dell'indotto", ma "grande assente è il sistema bancario". Schifani ha ritenuto "opportuna" l'iniziativa del ministro di interloquire con l'Abi, con l'intero settore bancario ed "importante la disponibilità del ministro a tracciare un percorso che possa aumentare la percentuale della garanzia della Sace, attualmente al 70".

Per i sindacati l'incontro è stato importante ma restano molti nodi ancora da sciogliere. "Il governo ha fatto sì che venisse interessata la Sace ma ancora non c'è la risposta positiva da parte delle banche, affinché possa essere data continuità al sistema di credito", ha detto Daniela Piras, segreteria generale della Uiltec, al termine dell'incontro su Lukoil. "Questo fa sì che la nostra preoccupazione ci sia", ha concluso.

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November 18, 2022 09:00 ET (14:00 GMT)