MILANO (MF-DJ)--I legislatori israeliani si riuniranno entro il 14 giugno per votare la fiducia al un nuovo Governo di coalizione, ha detto lo speaker della Knesset, senza fissare una data per il voto mentre il primo ministro, Benjamin Netanyahu, tenta di far naufragare l'accordo politico che lo priverebbe del suo incarico.

Lo speaker, Yariv Levin, un legislatore del partito di Netanyahu, il Likud, ha detto che la data per il voto di fiducia sarà indicata ai legislatori in seguito. Lo speaker può posticipare il voto fino al 14 giugno, una settimana che consentirebbe a Netanyahu e ai suoi sostenitori di portare avanti la loro campagna volta a convincere i legislatori di destra della nuova coalizione a votare contro la creazione del nuovo Governo.

La defezione di solo uno o due legislatori potrebbe impedire alla coalizione di raggiungere la maggioranza e portare il Paese di nuovo alle urne, costringendolo a tenere le quinte elezioni dal 2019.

La scorsa settimana, Naftali Bennett, che guida il partito di destra Yamina, e Yair Lapid, a capo del partito centrista Yesh Atid, e altri sei partiti, tra cui uno arabo indipendente, hanno concordato di formare un ampio Governo di coalizione che avrebbe allontanato Netanyahu dal potere dopo 12 anni.

I leader della coalizione hanno accusato Netanyahu e il suo partito di destra, il Likud, di aver cercato di rompere l'accordo per rimanere al potere e hanno chiesto che Levin fissi il voto di fiducia già domani, citando le preoccupazioni sul fatto che la retorica infuocata di Netanyahu stia creando un'atmosfera che potrebbe portare alla violenza.

"Se la leadership usa la violenza e l'incitamento contro i membri della Knesset, contro i loro figli, contro l'essenza stessa del processo democratico, allora abbiamo bisogno di un cambiamento", ha detto ieri Lapid.

I legislatori della nuova coalizione, in particolare i membri della destra, hanno affermato di essere oggetto di numerose minacce che hanno costretto alcuni a lasciare le loro case e hanno messo in pericolo i loro figli. Diversi membri della nuova coalizione hanno visto un rafforzamento della loro sicurezza in seguito alle minacce contro di loro.

Nadav Argaman, a capo dell'agenzia di sicurezza interna israeliana Shin Bet, sabato ha pubblicato un raro avvertimento dicendo che l'incitamento e gli appelli alla violenza stavano raggiungendo livelli pericolosi in Israele, specialmente sui social media.

Netanyahu ha negato qualsiasi collegamento con l'istigazione alla violenza e ha invece affermato che ci sono tentativi di mettere a tacere le legittime proteste politiche contro quello che definisce un "pericoloso Governo di sinistra". Il premier ha detto che il nuovo Governo non sarà in grado di far fronte ai numerosi nemici di Israele, né di resistere all'opposizione dell'amministrazione Biden alla costruzione di insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata.

Il primo ministro sostiene anche che Bennett stia sovvertendo la volontà dei suoi elettori dato che il potenziale primo ministro in arrivo aveva promesso prima delle elezioni di marzo di non formare un Governo con Lapid. "Stiamo assistendo alla più grande frode elettorale nella storia del Paese. Pertanto, le persone si sentono giustamente ingannate", ha detto domenica Netanyahu rivolto al suo partito.

Le affermazioni di Netanyahu sulla frode elettorale sono simili a quelle fatte dall'ex presidente Usa, Donald Trump, dopo la sua sconfitta alle elezioni americane del 2020.

La scorsa settimana Facebook e Twitter hanno temporaneamente sospeso alcuni degli account sui social media del figlio Yair di Netanyahu, dopo che aveva indetto una protesta fuori dall'abitazione di un deputato del partito di Bennett e aveva pubblicato l'indirizzo di casa del legislatore.

Bennett, in dichiarazioni televisive domenica sera, ha combattuto contro le affermazioni di Netanyahu secondo cui il nuovo Governo in formazione sarebbe antidemocratico. "Questa non è una catastrofe, è un cambio di Governo. Un evento ordinario e consueto in qualsiasi Paese democratico. Il sistema nello Stato di Israele non è monarchico", ha detto.

Bennett, un ex collaboratore di Netanyahu, ha invitato il premier a porre fine ai suoi sforzi per impedire la formazione di un nuovo Governo. "Signor Netanyahu, non lasci dietro di sé terra bruciata", ha detto.

Nel quadro dell'accordo di coalizione, Bennett servirà prima come primo ministro per due anni, seguito da Lapid. La rotazione sembra essere mirata agli ebrei israeliani di destra che in precedenza hanno sostenuto i Governi di Netanyahu ma ora vedono in Bennett una rottura con il primo ministro più longevo del Paese, che deve affrontare un processo per corruzione. Netanyahu nega ogni illecito.

cos

(END) Dow Jones Newswires

June 08, 2021 03:30 ET (07:30 GMT)