(Alliance News) - Le piazze europee si muovono in rialzo venerdì, nell'ultima sessione di quella che è stata una settimana caratterizzata da alta volatilità, con la propensione al rischio migliorata a seguito degli sforzi negli Stati Uniti e in Europa per sostenere i gruppi bancari in difficoltà ed evitare una crisi sistemica ben più ampia.

Un gruppo di grandi banche statunitensi ha accettato di contribuire con USD30 miliardi in depositi alla First Republic Bank nel tentativo di rafforzare la fiducia nel sistema finanziario, il giorno dopo che il Credit Suisse ha annunciato che avrebbe preso in prestito fino a CHF50 miliardi dalla Banca nazionale svizzera.

Le turbolenze bancarie hanno anche alimentato la narrativa secondo cui le banche centrali potrebbero "ammorbidire" la loro posizione contro l'inflazione per evitare una grave recessione.

Giovedì, la Banca centrale europea ha alzato i tre tassi principali di 50 punti base, sottolineando inoltre che il settore bancario dell'area dell'euro è resiliente, con solide posizioni di capitale e liquidità dei suoi istituti.

Così, per il FTSE Mib, il rialzo è dell'1,5% a 26.317,73 con put/call ratio al 3,7.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è su dello 0,8% a 42.690,13, lo Small-Cap guadagna l'1,3% a 29.932,23, mentre l'Italia Growth è in verde dello 0,5% a 9.259,57.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rialzo dell'1,2%, il CAC 40 di Parigi è su dello 0,8%, mentre il DAX 40 di Francoforte è in verde dello 0,9%.

Sul listino principale di Piazza Affari, parte bene Saipem, che sta mettendo in cascina il 4,3% in scia la verde della vigilia del 4,0%.

A conferma della buona seduta del comparto petrolifero, in trend rialzista anche la controllante Eni, che sale del 3,8%, e Tenaris, che avanza con il 3,5%.

Il consiglio di amministrazione di Enel - su del 2,3% - giovedì ha approvato i risultati consolidati dell'esercizio 2022, in cui ha registrato ricavi che ammontano a EUR140,5 miliardi, in aumento di EUR54,8 miliardi, su del 64% rispetto all'anno precedente.

Nota negativa per Campari, che segna un meno 0,8% dopo tre sedute sul lato dei rialzisti.

Leonardo cede invece lo 0,2%. Da segnalare che il titolo dall'inizio del 2023 mostra un rialzo di oltre il 33%.

Sul segmento cadetto, Webuild si piazza in testa, avanzando del 7,1%. Il consiglio di amministrazione ha approvato giovedì il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 riportando un utile netto adjusted di EUR118,0 milioni in miglioramento dalla perdita di EUR56 milioni del 2021. Il cda ha inoltre deciso di proporre un dividendo unitario di EUR0,057.

MutuiOnline sta invece salendo del 2,8%, invertendo la rotta dopo due sedute ribassiste.

Industrie De Nora avanza del 2,5%, con il market in rialzo del 36% dall'inizio dell'anno.

MARR chiude il listino nel ristretto gruppo dei ribassisti, cedendo lo 0,5% e portando il prezzo a EUR11,80.

Sullo Small-Cap, Netweek fa un passo indietro del 4,6% a EUR0,0372, mentre Monrif cede il 4,1% dopo l'attivo della vigilia con il 2,7%.

Landi Renzo avanza invece con il 4,6% a EUR0,5900, facendo eco al verde di giovedì chiuso con un più 4,3%.

d'Amico sta invece raccogliendo il 5,0%, con prezzo a EUR4,98. Da segnalare che la company su base annuale mostra un incremento che ha superato il 400%.

Sull'Italia Growth, Finanza.tech avanza del 3,9%, rialzando la testa dopo cinque sedute da ribassista.

Cyberoo sale invece del 3,8%. In settimana la company ha informato di aver rilevato il restante 49% di Cyber Division Srl, della quale, nel 201, aveva acquisito il 51%.

In coda Fae technolofy cede il 2,7%, dopo avere chiuso in verde le due precedenti sessioni.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in rialzo dell'1,2%, il Nasdaq ha guadagnato il 2,5% mentre l'S&P 500 ha chiuso in verde dell'1,8%.

In Asia, il Nikkei è salito dell'1,2%, l'Hang Seng in verde dell'1,6%, mentre lo Shanghai Composite è salito dello 0,7%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0665 contro USD1,0620 di ieri in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2172 da USD1,2113 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD75,02 al barile contro USD74,34 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.933,14 l'oncia da USD1.924,25 l'oncia di giovedì in chiusura.

Il calendario macroeconomico di venerdì, alle 1000 CET, prevede il saldo della bilancia commerciale italiana mentre, mezz'ora più tardi, arrivano i dati sulle aspettative di inflazione nel Regno Unito.

Alle 1100 CET è la volta dell'inflazione per l'Eurozona e i dati sulla retribuzione nell'area dell'euro.

Nel pomeriggio, alle 1415 CET, sono attesi i dati sulla produzione industriale e manifatturiera degli USA.

Alle 1500 CET è la volta del sentiment delle aspettative del Michigan e l'indice predittivo USA.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di Banca Popolare di Sondrio, Centrale del Latte d'Italia, GEL, Intermonte Partners SIM, Interpump Group, Matica Fintec, Newlat Food e Softlab.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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