La startup Lyten della Silicon Valley ha annunciato martedì il suo piano per costruire la prima gigafabbrica al mondo di batterie al litio-zolfo a Reno, in Nevada, mentre le aziende cercano di capitalizzare la domanda di fonti di energia più accessibili per i veicoli elettrici.

Con i costi delle batterie che incidono in modo significativo sui prezzi dei veicoli elettrici, le case automobilistiche sono sempre più alla ricerca di tecnologie alternative per rendere questi veicoli accessibili a un mercato più ampio.

Lyten, sostenuta dalla casa madre di Chrysler, Stellantis, e dal fornitore di servizi di consegna FedEx, ha dichiarato che investirà più di 1 miliardo di dollari nell'impianto che inizialmente creerà 200 posti di lavoro, che cresceranno fino a oltre 1.000 nel nord del Nevada.

Reno, in Nevada, ospita anche una gigafabbrica di Tesla che produce batterie e altri componenti per i suoi veicoli elettrici.

L'impianto di Lyten può produrre fino a 10 gigawattora di batterie al litio-zolfo all'anno a pieno regime e la sua prima fase inizierà la produzione nel 2027.

Gli sforzi per ridurre la dipendenza dalla Cina per i materiali delle batterie hanno anche incoraggiato le aziende a sviluppare catene di fornitura domestiche in Nord America, ma gli esperti del settore hanno avvertito che la creazione di una catena di fornitura solida e indipendente per le celle delle batterie EV richiederà diversi anni.

Lyten, fondata nel 2015, assembla le batterie nel suo stabilimento semi-automatico di San Jose, in California, dal maggio dello scorso anno.

L'azienda ha dichiarato che le sue celle al litio-zolfo hanno un'alta densità energetica, che potrebbe renderle fino al 40% più leggere delle celle agli ioni di litio.

La startup ha dichiarato di avere una pipeline di centinaia di potenziali clienti e che le sue batterie al litio-zolfo saranno utilizzate nei mercati dei droni, della micromobilità, dello spazio e della difesa nei prossimi due anni.