MILANO (MF-DJ)--L'Italia e la Cina sono due partner onnicomprensivi e strategici e la loro collaborazione bilaterale è cresciuta in termini qualitativi e quantitativi. Nei primi dieci mesi dell'anno in corso, infatti, le esportazioni italiane verso la Cina sono cresciute del 28,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, e del 20% sul 2019 pre-Covid. Il mercato cinese è però in continua evoluzione quindi le imprese italiane devono anticipare i cambiamenti e adattarvisi, ha sottolineato l'ambasciatore italiano in Cina, Luca Ferrari, intervenendo alla sedicesima edizione dei China Awards, evento organizzato da Class Editori e dalla fondazione Italia Cina, in partnership con la Camera di Commercio italiana in Cina. Quest'anno la premiazione si inserisce in un contesto particolare, svolgendosi a pochi giorni dal ventesimo anniversario dell'ingresso della Cina nel mondo Occidentale attraverso il Wto. A volere, o accettare, questa svolta fu Bill Clinton per «avviare la globalizzazione e la possibilità di far produrre nel Paese del Dragone ai costi più bassi del pianeta», ha ricordato Paolo Panerai, Editor in Chief e Ceo di Class Editori, editore di questo giornale. Da fabbrica del mondo la Cina è diventata, però, la seconda potenza al mondo, in lizza per diventare a breve la prima con un pil superiore ai 15 mila miliardi di dollari. L'approccio giusto, dunque, non può che essere la multilateralità espressa dal premier italiano Mario Draghi e condivisa dall'attuale presidente americano Joe Biden: cooperazione ma competitività. In quest'ottica, Fondazione Italia-Cina e Class Editori «assegnano i China Awards ad aziende cinesi ed italiane, in competizione tra loro per favorirne lo sviluppo». Il legame tra Italia e Cina passa anche dalla rete diplomatico-consolare d'assistenza ai connazionali, in particolare in un periodo ancora fortemente segnato dalla pandemia. Il 2022 sarà, inoltre, incentrato sulla produzione di eventi culturali di grande respiro per l'Anno della Cultura del Turismo Italia-Cina e sul passaggio di testimone tra le Olimpiadi invernali di Pechino e quelle di Milano-Cortina. «Gli sforzi per mantenere un ponte aperto fra i Paesi e un dialogo è certamente più necessario oggi rispetto a quando era facile andare e venire dalla Cina», ha precisato il Presidente della Fondazione Italia Cina, Mario Boselli. Non a caso, uno degli obiettivi prioritari per Sistema Italia, è quello di aumentare i collegamenti diretti tra i due Paesi. Nondimeno importante è per le aziende del Made in Italy risultare competitive sul mercato cinese, puntando «su qualità, innovazione su cui siamo ancora indietro e sulla presenza nel Paese asiatico», seguendo così i nuovi driver della crescita cinese dai consumi interni alla digitalizzazione. Una cosa di certo non è cambiata: l'obiettivo dei China Awards, ossia comunicare l'importanza dell'internazionalizzazione per le imprese italiane e cinesi, evidenziando i benefici che derivano dai flussi di capitali, persone, beni e servizi e allo stesso tempo dare visibilità alle aziende che meglio hanno colto le opportunità dei rispettivi mercati.

Infatti i «riconoscimenti attribuiti confermano che l'internazionalizzazione è una leva fondamentale di sviluppo e rilancio per le aziende italiane verso un mercato di grande rilievo e in costante evoluzione come quello cinese», soprattutto per il tessuto imprenditoriale italiano fatto di piccole e medie imprese, ha commentato Bruno Bossina responsabile della sezione Sviluppo Estero e Internazionalizzazione delle Imprese di Intesa Sanpaolo, uno dei main sponsor dell'evento dell'evento. Al fianco dell'istituto finanziario italiano ci sono l'Industrial and Commercial Bank of China (Icbc), la più grande banca al mondo per total assets, depositi raccolti e utili conseguiti, e la Regione Puglia, coerentemente con la sua storia millenaria di crocevia di popoli, proiettata al multiculturalismo.

I premiati di quest'edizione spaziano dal settore del food & beverage, all'hotellerie, al fashion, alla consulenza, ai macchinari fino alla farmaceutica, e sono raggruppati in cinque categorie di premi. Il titolo "Capital Elite" è stato assegnato a Digital to Asia, Ih Hotels Group e Francesco Wu. Mentre Chinastone Industrial Services Group, Cpo & Partners, Hev e Hu Foods Group sono stati decretati "creatori di valore", per le performance con la Cina. Il riconoscimento di "eccellenza Italia" è stato attribuito alle Cantine San Marzano, Divella e Giada. Soltanto Esseti Farmaceutici è stata insignita del premio "via della seta". Infine, Idrobase Group, Ntet Power Ningbo e Silvateam sono i "top investors in China" e viceversa Icbc, Max Factory e Union Trade i "top investors in Italy".

red

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1508:08 dic 2021

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December 15, 2021 02:08 ET (07:08 GMT)