MILANO (MF-DJ)--"La Cina avrà un secondo trimestre pessimo e una sua paralisi, o semi paralisi, avrà conseguenze forti sulla frenata globale. Ma è anche un'economia molto flessibile, che in passato ha dimostrato di saper reagire in fretta». Parola di Luca Ferrari, da gennaio 2020 ambasciatore italiano a Pechino, che ha raccontato a Class Cnbc la nuova ondata di pandemia e il rallentamento cinese.

Domanda. Ambasciatore, il prezzo dei lockdown è evidente nei numeri, in particolare d'industria e commercio. Come sta davvero l'economia cinese?

Risposta. Nonostante il primo trimestre sia stato di crescita, con il 4% circa, già marzo aveva cominciato ad andare molto male: inflazione e disoccupazione in aumento, calo del 7-8% per produzione agricola e servizi. Questo impatta l'economia globale, poiché la Cina vale il 20% dell'economia mondiale. Quota che salirà al 30 nella prossima decade. Stiamo parlando di un Paese fondamentale, che resta tuttora la cosiddetta «fabbrica del mondo».

D. E fulcro delle catene d'approvvigionamento

R. Le supply chain attraversano la Cina e da qui vanno verso il resto del mondo. Inoltre resta fondamentale per molti prodotti, dai minerali all'acciaio. Siamo davanti a una grande crisi della globalizzazione. Con tutto ciò che comporta.

D. Speranze di ripresa?

R. Per capire quanto rapidamente avverrà, bisogna vedere quanto durano i lockdown che oggi bloccano l'attività economica. È un Paese con grandi cali, ma che sa anche rialzarsi molto rapidamente.

D. Dipenderà anche dalla reazione delle autorità: la banca centrale sta incentivando gli istituti di credito a dare ossigeno all'economia

R. Stanno mettendo mano a tutte le leve finanziarie e fiscali possibili, iniettando liquidità nel sistema e concedendo stimoli. Potrebbero anche svalutare lo yuan, manovra complessa soprattutto perché quest'ultimo ha una banda d'oscillazione molto legata al dollaro, il che potrebbe provocare un momento di crisi della valuta più forte di quanto si immagini.

D. Capitolo investimenti?

R. È quello più importante e immediato: si lavora a un grande piano d'investimenti pubblici, in particolare nel campo infrastrutturale, sull'esempio di quello varato dall'amministrazione Biden negli Usa.

D. Qual è l'impatto sull'interscambio con l'Italia?

R. Nel 2021 siamo arrivati a oltre 16 miliardi d'euro d'esportazioni italiane verso la Cina, che è tuttora il nostro secondo mercato extraeuropeo dopo il Nord America. È una relazione molto importante. Penso che le esportazioni caleranno nel secondo trimestre: è inevitabile, anche se rappresentiamo un fornitore essenziale in settori come meccanica e lusso. Calerà anche l'export dalla Cina. Per questo parlavo di un rallentamento della globalizzazione. Ci sarà un calo generalizzato dell'export e dell'import. Il che, inevitabilmente, toccherà le nostre imprese.

D. Parla anche di quelle che producono li?

R. Le imprese italiane qui stanno bene e producono bene, ma nella comunità italiana c'è stanchezza. La nostra presenza si concentra in particolar modo nelle zone di Suzhou e Shanghai, dove il lockdown è più duro. Per questo molti meditano si spostarsi verso Hong Kong o Singapore.

D. Quanto incide la politica Zero-Covid?

R. La Cina è praticamente un continente e i casi sono meno di 10mila al giorno, quasi tutti concentrati a Shanghai. La popolazione è poco vaccinata e qui i vaccini sono più deboli: dovrebbero fare continui richiami, ma non è possibile con questi numeri. Ecco perché il governo spinge verso la Zero Tolerance.

D. Si rischiano tensioni sociali

R. Le reazioni sono state molto dure, con gente che scappa quando vede bloccare i propri palazzi. Non è un disordine generalizzato e le autorità stanno lentamente diventando più flessibili. Shanghai sta riaprendo le attività economiche e in altre città si fanno campagne di tamponi di massa. Parliamo di almeno 350 milioni di persone in lockdown e del 40% delle attività economiche ferme. È il motivo per cui la gente è stanca. Si può discutere sulla validità di questa politica, ma di certo le autorità stanno facendo il possibile. (riproduzione riservata)

red

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0409:24 mag 2022


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May 04, 2022 03:25 ET (07:25 GMT)