MILANO (Reuters) - Ferrari archivia il 2022 con risultati "eccezionali" e promette un 2023 "ancora più forte" grazie al ritmo sostenuto di nuovi lanci che ha portato l'Ebitda dell'anno scorso a una crescita del 16%.

L'incremento delle consegne è stato trainato dalla Ferrari Portofino M e dalle SF90, oltre che dalla 296 Gtb e dalla 812 Competizione.

La Cina è stata l'area in cui il gruppo di auto di lusso è cresciuto di più: +73% le consegne a 1.552 unità su un totale di 13.221 auto consegnate nel 2022 ai clienti.

"Il nostro portafoglio ordini è solido, copre tutto l'anno in corso e buona parte del prossimo", ha dichiarato l'AD Benedetto Vigna sottolineando tra l'altro che "gli ordini di Purosangue sono stati straordinariamente elevati, ben oltre le aspettative".

Secondo Orwa Mohamad, analista di Third Bridge, "la Ferrari ha registrato una forte performance con margini di profitto interessanti e uno degli aumenti di volume più significativi degli ultimi 10-12 anni".

VERSO L'ELETTRICO

Il titolo ha reagito con entusiasmo ai risultati portandosi verso fine seduta a un rialzo intorno al 6%.

Vigna ha dichiarato che l'azienda è "pienamente in linea" con i piani di elettrificazione, che prevedono il lancio della sua prima auto completamente elettrica nel 2025.

La Ferrari, che aveva presentato a giugno il piano industriale al 2026, ha indicato oggi per il 2023 un Ebitdatra 2,13 e 2,18 miliardi di euro dagli 1,773 miliardi del 2022.

Tom Narayan, analista di RBC, temeva un atteggiamento prudente per l'anno in corso alla luce del contesto difficile dimercato e dei prezzi delle materie prime. Ma le indicazioni di un anno in ulteriore crescita "suggerisce che il management ha una buona fiducia nel mix di prodotto e nella redditività", sottolinea.

L'Ebitda adjusted del quarto trimestre è salito del 18% a 469 milioni di euro, oltre le attese degli analisti.

"Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo", ha commentato Vigna.

Comunicato integrale

(Versione italiana Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)