ROMA (MF-DJ)--C'è un nuovo concorrente in lizza per Fabbrica Italiana Sintetici. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il gruppo svizzero Siegfried figura fra i soggetti interessati a investire nell'azienda di Montecchio Maggiore (Vicenza). Siegfried fabbrica farmaci per conto terzi e ha chiuso il primo semestre del 2022 con circa 600 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 130 milioni.

La società è quotata a Zurigo, dove capitalizza poco meno di 2,6 miliardi. Fondata nel 1957, Fis è attiva anch' essa nella produzione di principi attivi ed è fornitore delle principali multinazionali farmaceutiche. Il fatturato annuale di Fis supera i 500 milioni di euro, con una marginalità di circa 90 milioni. Il gruppo è guidato dall'amministratore delegato Michele Gavino ed è controllato attraverso la holding Nine Trees dalla famiglia Ferrari, che è alla ricerca di un socio in grado di accompagnare gli investimenti per lo sviluppo industriale. Il processo è gestito dall'advisor Houlihan Lokey, che avrebbe ricevuto già manifestazioni di interesse da parte di sei grandi fondi di private equity: Carlyle, Permira, Bain Capital, Ardian, Apax e Advent. L'operazione è del resto di portata significativa: la valutazione di Fis si aggirerebbe infatti intorno al miliardo e mezzo di euro.

Qualora dovesse andare in porto, l'affare Fis sarebbe uno dei pochi investimenti di grandi dimensioni conclusi negli ultimi mesi. Il rialzo dei tassi d'interesse ha infatti sostanzialmente chiuso il mercato dei bond ad alto rendimento, impiegati dai private equity per finanziare le loro acquisizioni. Le poche obbligazioni emesse hanno dovuto riconoscere agli investitori tassi superiori al 10%.

A queste condizioni, per i fondi può diventare difficile generare i generosi ritorni garantiti negli ultimi anni dai mercati privati.

Da questo punto di vista, per redditività e prospettive di crescita quello farmaceutico resta uno dei pochi settori ancora attraenti per i private equity. Non a caso le limitate operazioni giunte a buon fine negli ultimi mesi hanno riguardato spesso aziende del comparto come Neopharmed e Doc Generici. Secondo indiscrezioni, Fis ha buone chance di unirsi presto a questa schiera, insieme alle farmacie Neo Apotek.

I fondi di private equity restano insomma in piena corsa nell'asta per Fabbrica Italiana Sintetici.

Ciò non toglie che, a giudizio di molti esperti, nei prossimi mesi il mercato delle fusioni e acquisizioni saranno dominato dagli investitori strategici. Gruppi industriali come la svizzera Siegfried hanno accumulato liquidità nel corso della pandemia e sono pronti a impiegarla per rafforzarsi in un difficile momento di mercato. Si muovono infatti secondo logiche diverse rispetto ai fondi e ragionano più sul lungo termine nelle loro campagne m&a. Possono quindi permettersi di sostenere costi più elevati per la leva, impiegare una porzione più ampia di capitale negli affari e proporre ai soci delle aziende-target non solo soldi ma anche quote azionarie.

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