MILANO (MF-DJ)--Cooperazione nella competizione. Sulla Cina anche l'Europa segue la linea tracciata dal premier Mario Draghi. «La recente decisione di dare vita a una struttura analoga alla Belt and Road Initiative (Bri), è stata interpretata da alcuni come un inizio di guerra, in realtà siccome l'essenza della Bri è quella di cooperare con alcuni Paesi sostenendone lo sviluppo economico e tecnologico, è evidente che si entra nella competizione, ma non nella guerra», ha spiegato Paolo Panerai, editore e amministratore delegato di Class Editori (società che edita questo giornale) nei saluti di apertura del convegno La via della seta digitale, organizzato in collaborazione con l'agenzia cinese Xinhua, intervenendo assieme agli ambasciatori dei due Paesi, Li Junhua e Luca Ferrari, e al presidente del China Economic Information Service (Ceis) Xu Yuchang. Il riferimento è alla Global Gateway, l'iniziativa lanciata mercoledì primo dicembre dalla Commissione europea con l'intento di investire a livello globale 300 miliardi di euro in infrastrutture per favorire in particolare le due transizioni verde e digitale. «L'Europa, e forse anche gli Stati Uniti, si sono accorte un po' in ritardo di quello che poteva rappresentare l'Africa e soprattutto di tutto quello che ha fatto la Cina in Africa», ha aggiunto Panerai. «Finalmente anche l'Europa si è svegliata. Adesso si è aperto il fronte della possibile cooperazione nel campo della sostenibilità». In questo contesto, ha concluso, «l'Italia si sia riservata, anche con l'accordo fatto proprio sulla Via della Seta, una posizione di dialogo nella competitività».

red

MF-DJ NEWS

0608:11 dic 2021

(END) Dow Jones Newswires

December 06, 2021 02:12 ET (07:12 GMT)