MILANO (MF-DJ)--"Dobbiamo avere consapevolezza che le leggi non bastano per accelerare sui temi della sicurezza sul lavoro e sulla necessità di avere un piano per la sicurezza delle infrastrutture per il Paese, servono una nuova cultura e investimenti mirati a livello pubblico e privato nelle aziende. Gli investimenti in infrastrutture previsti dal Pnrr e le risorse collegate possono offrire un collante per la ripresa economica, generando occupazione e valore per i territori, ma devono avere come obiettivo primario la sicurezza delle persone nelle fasi di costruzione e di utilizzo delle opere".

È quanto dichiarato da Massimo Ferrari, General Manager Corporate and Finance di Webuild, intervenendo al convegno "Next Generation Italia, la ripresa e le opportunità per i territori", organizzato da Class Editori - CNBC, occasione di confronto tra imprenditori, istituzioni, economisti e professionisti, sui principali capitoli di impegno previsti dal PNRR e le sue ricadute sul territorio.

"Bene l'accelerazione del Governo per la realizzazione di nuove opere e la manutenzione di quelle esistenti, ma servono decisioni strutturali e risposte coordinate per ridurre i tempi di attuazione delle opere spesso bloccate da una normativa complessa che rende difficile l'operatività per le imprese capofila e per la filiera. Serve intervenire sulla liquidità delle imprese e rivedere il sistema delle garanzie, ma anche correggere i meccanismi di revisione dei prezzi, per garantire un'azione di contrasto al crescente incremento dei costi delle materie prime".

"La pandemia ha fatto emergere in maniera dirompente i problemi endemici del nostro settore, spesso legati ad una burocrazia costosa e frenante", ha aggiunto Ferrari. "L'esperienza del nuovo Ponte San Giorgio ha positivamente dimostrato che questi ostacoli possono essere superati. Il Modello Genova ci ha permesso di completare una grande opera, sostenibile e all'avanguardia, in tempi coerenti con gli obiettivi dell'opera stessa. Un modello virtuoso che stiamo replicando anche su altri importanti progetti, che dimostra che la coesione di intenti tra pubblico e privato può essere la chiave del successo".

"Sicuramente al Sud il Pnrr potrà avere maggiore impatto, essendo un'area in cui sono stati effettuati limitati investimenti infrastrutturali negli ultimi decenni. Ma le opportunità di crescita economica e di lavoro che ne deriveranno avranno effetti su scala nazionale", ha continuato Ferrari. "Oggi l'impegno di Webuild al Sud è molto forte: sono 10 i cantieri già aperti e altri 5 stanno per diventare operativi. Parliamo di 11.000 persone coinvolte, tra lavoratori diretti e indiretti e indotto, e di 1.700 imprese fornitrici a cui sono stati affidati contratti complessivi per un valore di 950 milioni di euro. In generale, per la realizzazione delle opere incluse nel Pnrr si stima un fabbisogno di personale di circa 100 mila unità, di cui 26 mila figure professionali specializzate, spesso difficili da reperire sul mercato".

"Il tema delle risorse umane sarà elemento chiave per l'attuazione dei programmi", ha aggiunto Ferrari. "Come Webuild stiamo studiando dei meccanismi per metterci al servizio del Paese anche con attività di formazione, sia per le figure professionali che servono nei cantieri, sia per la Pubblicazione Amministrazione, laddove necessario, mettendo a disposizione il know-how dei nostri manager. Noi vogliamo esserci per favorire questa formazione e stiamo anche lavorando a programmi di borse di studio per giovani ingegneri e a progetti di ricerca con le Università".

com/cce

(END) Dow Jones Newswires

October 04, 2021 11:40 ET (15:40 GMT)