MILANO (MF-DJ)-- "Buona parte del mercato ritiene che siano stati sottovalutati gli effetti della violenta svolta nelle politiche
monetarie anche sulla stabilità del sistema finanziario". E' quanto sottolinea Massimo Ferrari, dg Webuild, in merito al fallimento delle banche statunitensi Svb e Signature che sta pesando sui listini di tutto il mondo per timori di un effetto contagio.
"La corale attivitá restrittiva delle banche centrali di tutto il mondo, volta a raggiungere i piú o meno rigidi obiettivi inflazionistici, inducendo un forte rallentamento delle economie mondiali anche con azioni proprie delle funzioni di Vigilanza finalizzate a ridurre i rischi delle banche commerciali tradizionali - anche le piú patrimonializzate - sará condizionata dalla crisi di alcuni grandi istituti bancari americani", dice Ferrari
"Ancor di piú potrebbe essersi esaurito l'eccesso, rilevato per esempio dal Governatore della Banca d'Italia recentemente, di dichiarazioni 'hawkish' forward looking. Buona parte del mercato ritiene che siano stati sottovalutati gli effetti della violenta svolta nelle politiche monetarie anche sulla stabilitá del sistema finanziario", prosegue.
Secondo Ferrari "alcuni segnali di allarme erano giá stati evidenziati
a proposito dell'effetto sui bilanci pubblici, mentre è risultato
ampiamente sottovalutato l'effetto su alcuni segmenti del sistema
finanziario, come quello delle banche specializzate nel finanziamento di
start up in settori innovativi (tecnologia, bioingegneria, intelligenza
artificiale) i cui attivi avevano giá raggiunto rilevanza sistemica.
Se da una parte è evidente la sottovalutazione del rischio sistemico di
alcuni segmenti dell'attivitá vigilata, dall'altro è aperto il dibattito
sul collegamento della crisi delle banche californiane con l'indirizzo
restrittivo delle politiche monetarie. La massiccia corsa agli sportelli
verificatasi per la Silicon Valley Bank, con gli interventi delle
autoritá preposte alla tutela dei depositi e dalla stessa Federal Reserve
con la messa a disposizione di linee di credito per tutto il sistema, non
può non mettersi in relazione con l'impennata dei rendimenti dei Titoli
di Stato americani, con una traslazione della curva di alcuni punti
percentuali, avvenuta in pochi trimestri, generando uno sconvolgimento nel comportamento dei risparmiatori retail e professionali, nonchè
un'impennata nei rendimenti nominali attesi dagli investitori in asset
piú rischiosi", evidenzia ancora il top manager.
"Dall'evoluzione delle prossime ore e dei prossimi giorni si capirá
meglio la portata e gli effetti della crisi, sicuramente c'è tanto lavoro
straordinario per il Financial Stability Board e per le Banche Centrali e
forse qualche meccanismo di lesson learnt va avviato al piú presto".
MF-DJ NEWS
1318:00 mar 2023
(END) Dow Jones Newswires
March 13, 2023 13:01 ET (17:01 GMT)