MILANO (MF-DJ)--Su Borsa-Euronext occorre chiarire perché siano stati preferiti i francesi rispetto agli svizzeri e ai tedeschi e soprattutto quali siano, a questo punto, gli accordi di governance per tutelare gli interessi dell'Italia, con la possibilità, come ultima spiaggia, di ricorrere al golden power. Il timore è che Borsa spa, infrastruttura strategica per il Paese per la gestione dei Btp, possa scomparire all'interno del nuovo perimetro. Ne parliamo con il senatore di Fdi, Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir, che nei giorni scorsi ha presentato una mozione per fare luce sulla questione, partendo «dalle motivazioni che hanno portato alla scelta dei francesi al posto dei tedeschi o degli svizzeri con questi ultimi che sembravano pronti a lasciare a Borsa Italiana autonomia di gestione fondamentale per tutelare gli interessi italiani come è stato finora con il London Stoxx Exchange», dice Urso.

Domanda. L'offerta francese non era la più conveniente?

Risposta. L'ex ministro dell'economia, Roberto Gualtieri, durante la procedura di vendita di Borsa italiana da parte del London Stoxx Exchange ha appoggiato in modo palese l'offerta di Euronext, senza valutare le potenzialità delle offerte della borsa tedesca, Deutsche Boerse, e della svizzera, Six Swiss Exchange, e senza offrire spiegazioni convincenti. Le sue motivazioni non sono state convincenti neppure durante l'audizione presso il Copasir, come dimostrano i pesanti rilievi nei confronti dell'operazione e del suo ruolo contenuti nella relazione sulla tutela degli asset strategici nazionali nei settori bancario e assicurativo del 5 novembre scorso, approvata alla unanimità.

D. Gualtieri aveva spiegato che il problema degli svizzeri era il fatto che sono fuori dall'Unione.

R. Eppure la Spagna ha ceduto la propria Borsa a Swiss Exchange e l'accordo appare molto più vantaggioso di quello proposto da Euronext per la Borsa italiana, prevedendo un arco decennale in cui attuare l'integrazione, il mantenimento in Spagna della sede di gestione e della sostanziale capacità operativa (comprese posizioni e funzioni chiave) della Borsa di Madrid e delle controllate, nonché l'impegno da parte di Six a garantire i livelli occupazionali con i termini e le condizioni di lavoro applicati al momento dell'acquisizione. Il piano di Euronext, come emerso nell'assemblea degli azionisti di novembre che ha approvato l'offerta d'acquisto di Borsa italiana, a differenza di quanto comunicato in precedenza, è invece quello di un'integrazione totale di Borsa italiana nel gruppo, con un'assenza di autonomia gestionale per l'Italia e di un piano di sinergie e tagli che avranno gravi conseguenze, puntando ad avere Parigi come esclusivo centro finanziario europeo.

D. Gli accordi prevedono che ci sia un italiano alla presidenza del consiglio di sorveglianza, ruolo che sarà ricoperto da Piero Novelli

R. A contare nella gestione è però il consiglio di amministrazione e i veri accordi tra il governo italiano e Cassa Depositi e Prestito non sono stati resi noti. Come sottolineato nella relazione del Copasir, esiste invece un disegno del sistema economico e politico francese che mira ad acquisire il controllo totale o parziale delle aziende italiane, disegno che trova riscontri anche in due recenti operazioni come la rinuncia di Fincantieri all'acquisizione dei Chantiers de l'Atlantique e il caso Stellantis. Euronext è tra i soci fondatori di Paris Europlace, l'organismo che vede in prima linea i principali attori dell'economia francese, nato per promuovere la piazza finanziaria di Parigi e mantenere la presenza di centri di decisione in Francia per preservarne la sovranità economica. Inoltre, il Recovery plan francese «France relance» punta a rinforzare in modo esplicito la sovranità economica e l'indipendenza tecnologica della Francia utilizzando i fondi europei e mantenendo in Francia ricerca e sviluppo in tutti i settori chiave. Non a caso, i media francesi descrivono l'amministratore delegato di Euronext, Stephane Boujnah, come uno tra principali protagonisti di questo progetto.

D. Ma quali potrebbero essere a questo punto le contromosse dell'Italia perché anche Milano sia una piazza finanziaria europea centrale?

R. Borsa italiana è un asset strategico per la ripresa economica dell'Italia, per cui le offerte d'acquisto -al fine di assicurare la sana e prudente gestione, la competitività e la tutela degli interessi pubblici sottesi a tale asset- saranno oggetto di vaglio da parte del Governo e delle autorità di vigilanza facendo ricorso agli strumenti offerti dalla normativa sul golden power e dalle normative di settore sui mercati, come ricordato anche dal presidente della Consob, Paolo Savona, in audizione alla commissione Finanze. La stessa Consob ha il potere di opporsi ai cambiamenti degli assetti proprietari non solo quando vi siano ragioni obiettive e dimostrabili per ritenere che venga messa a repentaglio la gestione sana e prudente del mercato, ma anche quando, su valutazione della stessa Autorità, la sana e prudente gestione venga messa a repentaglio alla luce delle «qualità del potenziale acquirente» e della sua solidità finanziaria.

fch

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March 05, 2021 02:35 ET (07:35 GMT)