Fincantieri e la franco-tedesca KMW+Nexter Defence Systems (KNDS) sono entrambe interessate a comprare le unità OTO Melara e Wass di Leonardo, hanno detto diverse fonti a Reuters.

Le due filiali del gruppo di difesa italiano - in cui il Tesoro possiede una quota del 30% - producono cannoni navali, torrette per carri armati e siluri.

Il quotidiano italiano Il Messaggero mercoledì ha riferito che Fincantieri ha presentato un'offerta non vincolante di 450 milioni di euro per le unità, aggiungendo che stava considerando un'emissione di diritti di 1 miliardo di euro per finanziare l'affare, una cifra approssimativamente uguale al suo valore di mercato.

Fincantieri ha rifiutato di commentare il rapporto.

Pur confermando che un aumento di capitale sarebbe necessario se Fincantieri facesse un'offerta per le attività di Leonardo, la fonte vicina alla questione non ha dato alcuna indicazione sulle sue dimensioni.

KNDS è pronta a pagare più di 650 milioni di euro per le attività di Leonardo, ha detto a Reuters una terza fonte vicina alla questione.

RIUNIONE DEI MINISTRI

I ministri della difesa, del tesoro e dell'industria italiani dovrebbero incontrarsi più tardi mercoledì per discutere la vendita di OTO Melara e Wass, ha detto separatamente una fonte vicina alla questione.

Roma vuole avere voce in capitolo nell'affare poiché la transazione potrebbe avere implicazioni per i programmi finanziati dal governo italiano per l'esercito, ha detto la fonte.

Un consorzio che comprende OTO Melara di Leonardo e Iveco Defence Vehicles è attualmente il fornitore del Dardo dell'esercito italiano.

Roma prevede di sostituire il Dardo con un nuovo veicolo, lanciando un contratto che sarebbe interessante per il suo attuale fornitore ma anche per le tedesche Rheinmetall e KNDS.

Come parte della sua offerta per le unità di Leonardo, KNDS ha offerto di includere l'Italia nel progetto del carro armato Main Ground Combat System (MGCS), più popolarmente conosciuto come il "carro armato del futuro", due fonti industriali hanno detto a Reuters.

L'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, a settembre aveva detto ai giornalisti che il gruppo non aveva bisogno di un aumento di capitale a meno di operazioni straordinarie che, al momento, non erano in vista.

(1 dollaro = 0,8915 euro)