ROMA (MF-DJ)--Il governo ha preso in mano il dossier della vendita di Oto Melara e Wass e ha dato un'indicazione puntuale: il futuro assetto delle due aziende, messe in vendita da Leonardo, dovrà conciliare «l'interesse nazionale» nel quadro di «possibili intese a livello europeo». Questa la posizione espressa dopo il vertice di ieri sera al Mise tra i ministri Daniele Franco (Mef), Giancarlo Giorgetti (Mise) e Lorenzo Guerini (Difesa).

Secondo le prime interpretazioni in ambienti vicini al dossier, scrive il Sole 24 Ore, questo significherebbe mettere al tavolo tutti gli attori nazionali (anche Iveco defence vehicles, partner di Oto) e considerare l'ipotesi di spezzatino tra i due pretendenti che hanno presentato una proposta d'acquisto: Fincantieri per gli armamenti navali, il gruppo franco-tedesco Knds per quelli terrestri. Resta da verificare se sarà possibile trovare un'intesa tra questi due attori, poiché Fincantieri non dialoga con Knds ma con un suo concorrente, la tedesca Rheinmetall, che ha prospettato alla Difesa una doppia alleanza «land and naval». Oltre ad avere interesse per una joint venture con Oto, Rheinmetall discute con Fincantieri per l'acquisto dei cantieri tedeschi di Tkms, che producono sommergibili.

Leonardo però non è disponibile a cedere le aziende di armamenti a Rheinmetall, suo concorrente nell'elettronica della difesa. Il gruppo guidato da Alessandro Profumo vuole riservarsi un ruolo di fornitore di elettronica alle aziende da dismettere. Inoltre Leonardo non considera ammissibile l'opzione Rheinmetall perché questo gruppo non ha presentato una proposta di acquisto per Oto e Wass, nella procedura condotta dall'advisor Rothschild. Knds ha dato una valutazione di circa 650 milioni, Fincantieri circa 200 milioni in meno.

Nel tavolo, secondo una fonte di governo, potrebbe essere coinvolta anche Cdp, la controllata del Mef che detiene il 71,3% di Fincantieri. A Cdp potrebbe essere chiesto un doppio ruolo: fornire i soldi a Fincantieri (ieri -4,64% a 0,60 euro) per l'acquisto, (secondo indiscrezioni la società guidata da Giuseppe Bono avrebbe bisogno di una ricapitalizzazione), oppure intervenire direttamente con una quota nella «Newco» che sarebbe il veicolo per l'acquisizione. «C'è massima attenzione del governo che valuterà in tempi brevi soluzioni idonee a salvaguardare l'interesse nazionale alla valorizzazione degli asset strategici e allo sviluppo dell'occupazione anche nel quadro di possibili intese a livello europeo in una prospettiva di lungo periodo», hanno fatto sapere fonti di governo. Leonardo entro la fine dell'anno attende le offerte vincolanti per portarle in cda e registrare i benefici finanziari nel bilancio 2021.

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2508:49 nov 2021

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November 25, 2021 02:51 ET (07:51 GMT)