(Alliance News) - Le principali piazze europee hanno chiuso in ribasso, venerdì, in una giornata poco movimentata sul fronte macro e, per quanto riguarda l'Italia, anche su quello dei risultati delle società quotate.

I trader, intanto, soppesano le aspettative per gli appuntamenti della settimana prossima, tra cui il rilascio delle minute della Fed previsto per mercoledì, che dovrebbe fare chiarezza sulle intenzioni relative ai prossimi rialzi, poiché aiuterà a capire "quanti membri della banca hanno visto un motivo convincente per una mossa di 50 punti base nell'ultima riunione", come commentato da Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

Per sapere invece, come le opinioni potrebbero essersi spostate nelle ultime settimane "alla luce della recente forza dei dati statunitensi", occorrerà aspettare nuovi numeri. Il PIL USA del quarto trimestre, per esempio, è atteso per giovedì.

Così, il FTSE Mib, ha chiuso in rosso dello 0,4% a 27.751,14.

In Europa, il CAC 40 di Parigi chiude in calo dello 0,3%, il FTSE 100 di Londra ha terminato in rosso dello 0,1% e il DAX 40 di Francoforte cede lo 0,3%

Fra i listini minori, il Mid-Cap è in rosso dello 0,4% a 44.621,92, lo Small-Cap ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 30.248,64 e l'Italia Growth ha terminato in calo dello 0,7% a 9.634,95.

Sul Mib, fa bene il comparto bancario, con BPER Banca in attivo del 4,4%, mentre Banco BPM, UniCredit e Intesa Sanpaolo chiudono in verde dello 0,9%, 0,7% e 0,5%.

Telecom Italia chiude in rialzo del 2,5%, mentre è attesa per domenica l'offerta di Cassa Depositi e Prestiti e Macquarie, dopo quella del fondo KKR. A mercati chiusi, è attesa una riunione del consiglio di amministrazione della CDP che dovrebbe esaminare e formalizzare la propria proposta a Telecom per la rete infrastrutturale.

Si tratta di una mossa che è stata in qualche modo sollecitata dall'offerta di KKR, che ha un valore di circa EUR20 miliardi e comprende anche la rete secondaria, di cui gli americani sono già soci al 37%, e la strategica Telecom Sparkle.

FinecoBank - in rosso dell'1,3% - ha fatto sapere giovedì di aver portato a termine il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari senior preferred destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a EUR300 milioni e una cedola per i primi 5 anni pari al 4,625% rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid swap rate 175 basis points.

In rosso anche Iveco Group, che cede lo 0,7%. Citadel Advisors ne ha alzato la posizione corta allo 0,63% dallo 0,57%.

Sul Mid-Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena si prende la vetta e avanza del 6,8% dopo avercomunicato giovedì che l'agenzia di rating Moody's Investors Service ha migliorato i rating della Banca di 2 notch, portando il rating standalone Baseline Credit Assessment a "b1" da "b3", il long-term deposit rating a "Ba2" da "B1", e il subordinated debt rating a "B2" da "Caa1". Il rating del long-term senior unsecured debt è stato migliorato di 3 notch a "B1" da "Caa1".

Seguono Banca Ifis e Credem, in verde del 4,2% e del 2,4%.

Sul fondo, invece, ci sono Seco, MARR e Intercos Group, in rosso del 3,6%, 2,9% e 2,5% rispettivamente.

Sullo Small-Cap, PLC, che arretra dell'1,0%, ha fatto sapere venerdì che PLC System, società del gruppo, ha sottoscritto con la Opdenergy Italia un contratto relativo alla costruzione "chiavi in mano" di una sottostazione di utenza asservita ad un parco fotovoltaico di potenza pari a 25 MW in Contrada "La Francesca", provincia di Benevento.

Tesmec chiude in rosso dell 2,5%. La società giovedì ha esaminato alcuni dati gestionali preliminari dell'esercizio 2022, che registrano ricavi in crescita di circa il 25% rispetto all'esercizio 2021, grazie alla performance del settore ferroviario, al recupero del settore trencher sul mercato americano ed un miglior mix del settore energy.

Bialetti Industrie termina in parità. Giovedì ha reso noto di aver nominato Michela Partipilo come Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Tra le PMI, SolidWorld Group vola con rialzo del 35% dopo aver annunciato giovedì che Bio3DPrinting, società del gruppo, ha avviato la produzione di Electrospider, la biostampante 3D in grado di realizzare riproduzioni fedeli di cellule, tessuti e organi umani.

La capacità produttiva iniziale è di 12 stampanti del valore di EUR500.000 ciascuna, per un totale di EUR6,0 milioni. Nell'ultimo mese il titolo ha raccolto il 13% e nell'ultimo semestre ha marcato un attivo del 30%.

Dall'altro lato del listino, c'è Sciuker Frames, che ha chiuso in rosso del 12%, nonostante abbia precisato, venerdì, che SCK Group alla luce delle recenti disposizioni normative in materia di 110, "intende rassicurare i propri investitori circa gli obiettivi del Piano Industriale al 2024, in quanto il backlog relativo agli interventi 110 posto tra le assunzioni di piano rientra sostanzialmente nelle norme transitorie previste dal Decreto Legge 11/2023 che consentono la normale operatività della cessione del credito per tutti quegli interventi coperti da Cila alla data di pubblicazione dello stesso Decreto in Gazzetta Ufficiale", come spiegato dalla società in una nota.

Il consiglio di amministrazione di Pattern - su del 2,2% - giovedì ha esaminato alcuni dati preliminari consolidati dell'esercizio 2022, mostrando ricavi delle vendite per EUR109,2 milioni da EUR69,5 milioni nel 2021.

Imprendiroma chiude in rosso dell'1,8%. La società ha comunicato venerdì che, alla luce delle recenti disposizioni normative in materia di cessione del credito e sconto in fattura, il totale del backlog commesse potrà continuare a usufruire dello sconto in fattura.

Arterra Bioscience - in rialzo dello 0,8% - ha fatto sapere giovedì di aver sottoscritto un contratto di collaborazione con ABResearch, avente ad oggetto lo svolgimento di attività di ricerca e studio delle potenziali proprietà e utilizzi in ambito commerciale di una molecola di proprietà di ABR.

Portobello - in rosso del 2,1% - ha fatto sapere giovedì che è stato inaugurato un nuovo maxistore in Lombardia, a Curno in provincia di Bergamo, all'interno del centro commerciale 'Curno'.

A New York, nel pieno degli scambi, il Dow sta cedendo lo 0,2%, il Nasdaq perde l'1,3% e l'S&P 500 è in calo dello 0,9%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0678 contro USD1,0678 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2019 da USD1,2012 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD83,13 al barile contro USD85,41 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.839,66 l'oncia da USD1.836,65 l'oncia di giovedì in chiusura.

Nel calendario economico di lunedì, con le borse statunitense chiuse, la giornata comincia con l'annuncio del tasso privilegiato dalla Banca popolare cinese alle 0101 CET.

Dalla Germania, alle 0800 CET, è atteso l'indice dei prezzi alla produzione mentre alle 1100 arriver il dato sulle costruzioni dall'Eurozona.

Alle 1430 CET usciranno, negli USA, l'indice dei prezzi all'importazione e quello dei prezzi all'esportazione.

Alle 1600 è atteso il dato sulla fiducia dei consumatori europei.

Per quanto riguarda le società quotate a Piazza Affari, sono attesi i risultati di Eles.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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