ROMA (MF-DJ)--«Almeno il 60% della nostra nuova raccolta è di investitori nuovi. Comunque chi pensa che la pandemia ampli le disuguaglianze, non immagina cosa può fare l'inflazione. Gli italiani sono davanti a un bivio: se non investono il rischio di impoverimento è grandissimo».

Lo afferma l'a.d. di Fineco, Alessandro Foti, in un'intervista a Repubblica aggiungendo che nel 2022 c'e' "un mercato di assestamento, molto volatile e poco prevedibile. Le ultime fluttuazioni confermano: dopo 20 anni di tassi bassi inizia un ciclo di inflazione. Abbiamo però delle certezze su cui costruire: uno, il carovita andrà a intaccare i risparmi, due, dopo le scosse di assestamento l'economia reale globale riprenderà la sua crescita, stimata oltre il 4% nel 2022 dall'Ocse. Il solo modo per proteggersi dall'inflazione è investire in economia reale: i listini finiscono per rifletterla, pur con le distorsioni note. FinecoBank consiglia sempre, e specie in una fase come questa, tre cose: non lasciare i soldi sul conto, guardare l'economia reale, investire col sistema del decumulo, entrando sui mercati per gradi. A meno che pensiamo che il mondo stia per finire, questa è la cosa da fare. Non c'è certezza di come andrà la Borsa domani: ma certo i soldi sul conto si svalutano almeno di un 2% l'anno, se l'inflazione torna al target Bce. Proiettando la stima sui 1.800 miliardi giacenti sui conti, il danno emergente è 36 miliardi annui. E non è tutto. Quei soldi, investiti anche solo all'1%, potrebbero creare un effetto ricchezza da 18 miliardi l'anno. In tutto parliamo di circa 54 miliardi l'anno di ricchezza in fumo», sottolinea.

pev


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January 28, 2022 03:59 ET (08:59 GMT)