New York Community Bancorp. Questo nome potrebbe non essere molto noto agli investitori internazionali, in quanto si tratta di un istituto bancario regionale, come ce ne sono molti negli Stati Uniti. Tuttavia, il suo nome emerse un anno fa quando la NYCB prese in carico gli asset della fallita Signature Bank. L'operazione le permise di entrare nell'elenco delle banche americane con più di 100 miliardi di dollari di attivi.
Ieri, il titolo della banca è affondato del 37,7%, a seguito della pubblicazione di una perdita trimestrale completamente inaspettata dal mercato. L'annuncio ha avuto un effetto domino su tutti gli altri istituti regionali, tanto da far precipitare l'indice KBW, che ne misura le prestazioni, di un 6%.
La NYCB è guidata da Thomas Cangemi, considerato dagli esperti un veterano del settore, che ha preso il timone alla fine del 2020. La banca ha una lunga storia: fondata nel 1859, ha iniziato a crescere significativamente all'inizio del nuovo secolo, con una serie di importanti acquisizioni. Al 31 dicembre, la banca deteneva 116,3 miliardi di dollari di attivi totali, 85,8 miliardi di dollari di prestiti e 81,4 miliardi di dollari di depositi.
Acquisizione di Signature Bank
Nel 2023, la NYCB acquisì gli asset di Signature Bank, che era stata travolta da un "bank run" fatale per diversi istituti regionali. La banca ereditò così 34 miliardi di dollari di depositi, 13 miliardi di dollari di prestiti e 25 miliardi di dollari di liquidità dall'istituto fallito, venendo catapultata nel club degli istituti con attivi superiori ai 100 miliardi di dollari. Queste banche sono soggette a requisiti più severi in termini di capitale proprio e liquidità, come imposto dalle autorità di regolazione.
Il CEO ha spiegato ieri che la sua banca è entrata nella categoria dei 100 miliardi di dollari più rapidamente del previsto, il che ha comportato la necessità di accantonare una somma più importante per soddisfare i requisiti regolamentari nell'ultimo trimestre del 2023, mantenendo al contempo più denaro nelle riserve prudenziali per coprire potenziali perdite, risultando in una perdita rettificata di 185 milioni di dollari. La banca ha anche ridotto il suo dividendo del 70%.
Nonostante ciò, altri elementi hanno indotto alla cautela gli analisti. Le banche regionali detengono infatti una quota significativa di prestiti immobiliari commerciali. La NYCB ha aumentato le sue provvigioni sui prestiti CRE (Commercial Real Estate), suscitando preoccupazioni su questo portafoglio, secondo l'analista Ken Usdin di Jefferies. Il mercato non ha apprezzato la mancanza di dettagli, e a volte di risposte, da parte dei dirigenti su questioni chiave come il reddito netto di interesse o le prospettive del credito.
Moody's entra in scena
Ad aggravare la situazione, mercoledì Moody's ha posto tutte le valutazioni e i rating a lungo termine e a breve termine di New York Community Bancorp e della sua controllata Flagstar Bank sotto revisione per un possibile downgrade.
La società di rating, che valuta la solidità finanziaria degli emittenti, ha spiegato che la sua decisione riflette la perdita inaspettata di NYCB nel settore degli edifici per uffici e residenziali multifamiliari di New York, la debolezza degli utili, la notevole riduzione della capitalizzazione e la crescente dipendenza da finanziamenti all'ingrosso (cioè esterni).