(Alliance News) - Mercoledì, a metà seduta, il Mib si muove vicino alla parità, sul livello di 23.700, arrestando il rally all'inizio di questa settimana sui livelli che non si vedevano dall'inizio di giugno, con gli investitori attendisti prima di assumere posizioni importanti in vista del dato USA sull'inflazione.

Sul lato del posizionamento dei mercati sulle mosse della Federal Reserve, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 14 dicembre ha una probabilità prezzata al 57% sull'intervallo superiore compreso fra 425/450 bps. È invece al 43% la probabilità di un aumento nell'area 450/475 bps. Il target corrente è compreso fra 375 bps e 400 bps.

Sul fronte domestico, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in audizione presso le Commissioni speciali congiunte di Camera e Senato sui numeri ha dichiarato: "La stima tendenziale dell'aumento del PIL dello 0,3% è una stima prudente e rivendico di aver fatto questo tipo di scelta, se poi l'economia andrà meglio ci ritroveremo qui e faremo festa".

"Ma in questo momento non mi sento di sbilanciarmi rispetto alle stime più prudenti", ha sottolineato Giorgetti, rafforzando la posizione prudente del Governo sulle stime economiche.

Così il Mib si muove in verde frazionale, quota 23.701,78, dopo aver chiuso in rialzo dello 0,9% alla vigilia.

In Europa, il DAX di Francoforte cede lo 0,7%, il FTSE 100 di Londra arretra con lo 0,3%, mentre il CAC 40 di Parigi arretra dello 0,4%.

Tra i listini minori italiani, il Mid-Cap è in verde dello 0,1% a 38.358,96, lo Small-Cap è in rosso dello 0,2% a 27.377,27, mentre l'Italia Growth mostra un rosso dello 0,2% a 9.100,94.

Sul Mib, Saipem sale bene con il 4,0% a EUR1,99. Sul titolo - in testa al listino sin dal suono della campanella - JP Morgan ha ripreso la copertura sul titolo con fair value a EUR1,75.

Quartieri alti anche per Recordati, che avanza con il 3,9%, con la società che prosegue il programma di buyback. Da ultimo, ha reso noto martedì di aver rilevato, nel periodo dal 31 ottobre al 4 novembre, azioni proprie per un controvalore complessivo di EUR807.730,26.

Buoni acquisti anche su Banco BPM, che spingono il titolo su dello 0,5% dopo il 2,6% di passivo della vigilia.

DiaSorin - su dello 0,3% - ha annunciato mercoledì di aver ricevuto l'autorizzazione da parte della FDA statunitense per il test molecolare Simplexa Congenital CMV Direct. Il test consente il rilevamento diretto del DNA del Citomegalovirus da campioni di saliva e di urine di bambini di età pari o inferiore a 21 giorni.

Eni - in rosso dello 0,8% - ha comunicato mercoledì che, tra il 31 ottobre e il 4 novembre ha rilevato 11,1 milioni di azioni proprie per un controvalore complessivo di EUR151,2 milioni.

Chiude il listino BPER Banca, che arretra del 2,8% dopo il 7,7% di passivo della vigilia.

Sul MidCap, il consiglio di amministrazione di Salvatore Ferragamo - in calo dello 0,8% - ha fatto sapere martedì di aver approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, riportando un utile netto del periodo pari a EUR67 milioni, in crescita del 69% da EUR40 milioni dei primi nove mesi 2021.

In coda, fra i pochi titoli ribassisti, anche MFE, le cui azioni di classe B cedono l'1,9%.

Enav si posiziona invece sul fondo con una contrazione del 2,4% dopo il rosso della vigilia con lo 0,2%.

Zignago Vetro si prende invece la testa dell'indice, salendo del 3,5% dopo il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre reso noto martedì in cui ha riportato un utile netto di gruppo di EUR44,1 milioni da EUR43,8 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.

Intercos si apprezza invece del 3,1% a EUR10,86. Morgan Stanley ha portato al rialzo il fair value del titolo a EUR14,00 da EUR14,50.

WIIT Spa ha fatto sapere mercoledì di aver firmato un contratto di sette anni per un valore complessivo di oltre EUR8,0 milioni, con InfoCert Spa del Gruppo Tinexta, digital trust service provider europeo.

Anima Holding sale invece del 2,6%. Sul titolo Citadel Advisors ha rivisto la posizione corta allo 0,47% dallo 0,51%.

Sullo SmallCap, Ratti sale del 5,3%, dopo il rosso della vigilia con il 5,9%.

Avio sale invece del 6,1%. Da menzionare che WorldQuant ha tagliato la posizione corta sul titolo allo 0,75% dallo 0,89% precedente.

Chiude il listino Softlab, che cede il 4,7%, in scia al passivo di ieri sera seppure con lo 0,4%.

Fra le PMI, Casta Diva sale del 7,1%, con le azioni a quota EUR0,72. Il consiglio di amministrazione di Casta Diva Group mercoledì ha approvato l'aggiornamento del piano industriale 2022-2024. Il fatturato totale di CDG si attesterà nel 2022 intorno a EUR74 milioni circa, con un Ebitda di circa EUR5,4 milioni. "Da qui la necessità di aggiornare al rialzo il Piano Industriale del maggio scorso, in quanto CDG raggiungerà con due anni di anticipo i risultati che erano previsti dal vecchio Piano alla fine del 2024", si legge nella nota diffusa.

Datrix si apprezza invece oltre il 10%, rialzando la testa dopo quattro sedute fra i ribassisti.

eVISO - flat a EUR2,46 - ha comunicato mercoledì che è pienamente operativo Conkatador, il proprio sistema intelligente di approvvigionamento nei mercati infra-giornalieri di energia elettrica basato su tecnologia "Robotic Process Automation" e "Machine Learning". Grazie a Conkatador, eVISO può aumentare le operazioni giornaliere di approvvigionamento, passando dalle attuali 100.000 al mese a oltre 1 milione al mese, garantendosi così una migliore posizione strategica rispetto ai competitor.

Fope cede invece, portando il passivo su base settimanale oltre il 17%.

A New York, nella notte europea, il Dow Jones ha chiuso in verde dell'1,0% a 33.160,83, il Nasdaq ha terminato in attivo dello 0,5% a 10.616,20 e l'S&P ha chiuso su dello 0,6% a 3.828,11.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0040 contro USD1,0086 di martedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1438 da USD1,1592 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD94,83 al barile da USD97,03 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.706,53 l'oncia da USD1.716,41 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario economico di mercoledì, alle 1300 CET dagli USA sono attesi i dati sui mutui. Alle 1630 CET usciranno le scorte di petrolio greggio.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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