Le azioni australiane sono aumentate di oltre l'1% martedì, grazie ai guadagni dei titoli finanziari e delle materie prime, anche se gli investitori si sono preparati a un probabile forte aumento dei tassi della Federal Reserve statunitense questa settimana.

L'indice S&P/ASX 200 ha guadagnato circa l'1,2% a 6.796,8 alle 0045 GMT, con tutti i settori, tranne quello sanitario, in territorio positivo. Il benchmark è sceso dello 0,3% lunedì.

I mercati azionari di tutto il mondo sono rimasti in tensione a causa delle aspettative che la Fed mantenga il suo aggressivo percorso di inasprimento fino al prossimo anno per contenere l'inflazione ostinatamente alta.

I mercati stanno valutando un rialzo di 75 punti base, con i futures che mostrano una probabilità del 18% di un aumento di un intero punto percentuale mercoledì, secondo lo strumento FedWatch del CME.

In Australia, la borsa ricca di risorse è stata guidata al rialzo dai minatori, nonostante la volatilità dei prezzi del minerale di ferro in Cina. L'indice minerario è salito fino al 2,2%, con i leader del settore Rio Tinto e BHP Group in rialzo rispettivamente dell'1,5% e dell'1,7%.

Nel frattempo, Fortescue Metals ha dichiarato che spenderà circa 6,2 miliardi di dollari per eliminare l'uso di combustibili fossili e raggiungere le "reali emissioni terrestri zero" nelle sue attività di minerale di ferro entro la fine del decennio.

Il settore finanziario è salito dell'1,4% circa, con le "quattro grandi" banche che sono salite tra l'1,4% e il 2,1%.

I titoli del settore energetico sono saliti dell'1,4%, in quanto i prezzi del petrolio sono aumentati a causa delle preoccupazioni per la scarsità delle forniture, che hanno superato i timori di un rallentamento della domanda globale.

I pesi massimi dell'indice Woodside Energy e Santos sono saliti rispettivamente dell'1,1% e dell'1,3%.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è salito dello 0,3% circa a 11.575,1.