Questi aggiustamenti riflettono le sfide poste dalla contrazione delle prospettive di produzione automobilistica, in particolare in Europa, e da un contesto economico globale difficile. Il rallentamento dell'elettrificazione e le preoccupazioni per la normativa CAFE in Europa, insieme agli elevati livelli di scorte di veicoli e al rischio di scioperi in Nord America, hanno indotto Forvia ad adottare un atteggiamento prudente. L'azienda ha inoltre evidenziato l'impatto negativo delle fluttuazioni valutarie e dei ritardi nell'avvio della produzione da parte dei costruttori.

Inizialmente Forvia puntava a ricavi di almeno 27,5 miliardi di euro, a un margine tra il 5,6% e il 6,4% e a un cash-flow netto di almeno 649 milioni di euro.

La valutazione di Forvia rimane molto bassa, tipica del settore automobilistico francese. I rapporti di cui sopra non tengono conto dell'avvertimento.

Piano di risparmio accelerato

In risposta a queste sfide, Forvia sta accelerando le sue iniziative per migliorare le prestazioni nel 2025, con particolare attenzione alla riduzione del debito e al mantenimento di un rapporto tra debito netto ed EBITDA rettificato inferiore a 1,5x entro la fine del 2025, adottando un programma di dismissioni. L'azienda si sta concentrando sull'iniziativa “West to East” per rafforzare le relazioni con i produttori cinesi e sul programma “EU-Forward” per migliorare la competitività in Europa.

Forvia stima che 2.800 posti di lavoro andranno persi entro la fine del 2024 e 5.800 entro la fine del 2025, e che il 90% dei tagli occupazionali previsti in 5 anni potrebbe essere raggiunto entro il 2027.

Una ripresa nel 2025?

Forvia è più ottimista per il 2025, anno per il quale prevede una performance superiore a quella della Cina e conferma l'ambizione di superare la produzione automobilistica globale, nonostante la produzione europea sia sotto pressione. L'azienda punta a un significativo miglioramento del margine operativo e del cash-flow netto nel 2025, sostenuto da iniziative strategiche e misure di efficienza operativa.

Forvia, un parcours boursier terrible

Forvia, una performance borsistica terribile

Il settimo fornitore mondiale di tecnologia automobilistica, che impiega più di 157.000 persone, genera circa il 30% dei suoi ricavi dai sedili per auto, il 18% dai sistemi interni, il 17% dai sistemi di scarico, il 16% dall'elettronica di bordo e il 13% dall'illuminazione. Un quarto delle sue attività si svolge negli Stati Uniti, il 27% in Asia e il resto in Europa, con un'esposizione significativa (11%) al mercato tedesco.

Un settore in grave difficoltà

Questa notizia conferma un periodo davvero terribile per il settore. Si veda, ad esempio, questo articolo su Stellantis e le sue difficoltà, questo sui guai di Volkswagen e questo su BMW. Infine, ieri Moody's ha abbassato il rating di Valeo a Ba1 da Baa3 e ha mantenuto un outlook negativo. Di conseguenza, il secondo fornitore automobilistico francese, dopo Forvia, è stato declassato a livello speculativo.