Unimicron Technology Corp, fornitore di Apple,  ha detto che tre delle sue filiali in Cina hanno dovuto interrompere la produzione da mezzogiorno del 26 settembre fino alla mezzanotte del 30 settembre, in modo da "conformarsi alla politica di limitazione dell'elettricità dei governi locali". L'azienda non prevede un forte impatto dallo stop e ha aggiunto che ci penseranno altri stabilimenti a compensare le perdite di questi giorni, come si legge in una nota diffusa ieri.

L'arresto temporaneo della produzione da parte delle aziende mette a rischio la continuità della catena di approvvigionamento durante la stagione di punta per i prodotti elettronici, come l'ultimo modello di iPhone.

Eson Precision Engineering, un'affiliata di Foxconn, ha annunciato uno stop alla produzione da domenica a venerdì nelle fabbriche della città cinese di Kunshan,  come già riportato dal Nikkei.

Concraft Holding, fornitore di componenti per le casse dell'iPhone, che ha impianti di produzione nella città cinese di Suzhou, ha detto sospenderà la produzione per cinque giorni fino a giovedì a mezzogiorno e che utilizzerà le giacenze per sostenere la domanda.

La crisi energetica della Cina, causata dalla scarsa disponibilità di carbone e dall'inasprimento delle norme sulle emissioni, ha innescato una contrazione dell'industria pesante in diverse regioni e sta riducendo il tasso di crescita economica del Paese, secondo gli analisti.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)