Gas Plus: il Consiglio di Amministrazione approva il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato 2020

Risultati penalizzati dalla forte flessione dei prezzi energetici generata dalla pandemia ed - in via straordinaria - dalla svalutazione di asset E&P in Italia conseguente alla revisione degli scenari dei prezzi e ad evoluzioni normative in itinere, parzialmente compensata dal rilascio di fondi derivante dal riallineamento dei valori fiscali delle attività.

Sviluppo del progetto E&P in Romania a due terzi del programma lavori; avviata l'utilizzo della relativa linea di credito in RBL (Reserve Based Lending).

Positivo andamento delle attività downstream (Network e Retail).

Struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata, potendo contare anche su ulteriori € 20 M di finanziamenti Covid: indebitamento netto in aumento su fine 2019 interamente ascrivibile agli investimenti effettuati nell'esercizio.

• Ricavi totali:

75,5

M vs €

93,5

M del FY19

• EBITDA:

10,1 M vs €

21,8 M del FY19

• EBIT adjusted(a):

-8,2 M vs €

2,5

M del FY19

• Risultato netto adjusted(a):

-10,2

M vs €

-0,6 M del FY19

• Perdita netta:

-34,2

M vs €

-0,6 M del FY19

• PFN (indebitamento netto):

85,9

M vs €

66,0

M al 31 dicembre 2019

  1. Per la definizione dei risultati adjusted si veda la nota sulle "misure alternative di performance" a pag.8.

Milano, 20 aprile 2021 - Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A., società quotata alla Borsa Italiana, riunitosi in data odierna, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio dell'esercizio 2020.

Highlights

E&P Italia

  • Andamento economico in sostanziale pareggio a livello di EBITDA nonostante il crollo dei prezzi medi di vendita del gas naturale (-39%) e del petrolio (-43%) rispetto al 2019 per effetto della pandemia da Covid 19, la riduzione dei volumi produttivi (- 11%), connessa anche all'esigenza di sospendere produzioni divenute antieconomiche, e l'imputazione all'esercizio 2020 di circa € 2,4 M di maggiori royalty relative all'esercizio 2019 per interpretazioni della normativa emerse solo a metà dell'anno 2020;

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  • Effetti della svalutazione "non cash" di asset E&P, comune in tale contesto di prezzi alla generalità degli operatori E&P internazionali, amplificati dalla stima degli impatti, desumibili dal documento di consultazione concernente il "Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee" ("PITESAI") del febbraio 2021, sulle concessioni minerarie del Gruppo al momento non produttive e sul potenziale esplorativo; tali effetti sono parzialmente compensati dal rilascio della fiscalità differita derivante dal riallineamento dei valori fiscali delle attività E&P a quelli contabili, con un effetto sul risultato netto di -€ 31,3M.
  • Avviati i lavori relativi al principale progetto del Gruppo in Italia, pur in presenza di inadempimenti del partner non operatore, per il momento non influenti sulle tempistiche del programma lavori attualmente previste.

E&P Estero

  • Romania: nonostante il perdurare della situazione sanitaria connessa al Covid 19 anche in tale Paese, lo sviluppo del progetto gas MGD (Midia Gas Development) nel Mar Nero rumeno è arrivato in questi giorni a due terzi del programma lavori. Causa Covid 19 sono state concesse al General Contractor revisioni prezzi per il periodo dalla primavera scorsa, al momento rientranti nell'ammontare delle contingencies stanziate in sede di preventivazione del progetto.
    Si segnala peraltro che, da dati pubblici della piattaforma relativa al mercato gas rumeno, la ripresa nei prezzi del gas che si sta registrando sui mercati internazionali dagli ultimi mesi del 2020 sino ad oggi sta determinando un allineamento dei prezzi in tale Paese a quelli di mercato dell'Europa occidentale, a valori superiori rispetto a quelli stimati nelle valutazioni economiche effettuate in sede di avvio del progetto.

Retail

  • L'apparente contrazione di marginalità complessiva della Business Unit (EBITDA - 29,4%) in realtà deriva pressoché integralmente dagli effetti di componenti non ricorrenti di segno opposto tra i due esercizi (€ +1,6 M nel precedente esercizio e €
    -0,6 M nel 2020). Si rileva in ogni caso come, in aggiunta alle specificità dell'andamento climatico di ogni anno, le particolarità del periodo per gli effetti da un lato della pandemia da Covid 19 sui consumi di talune tipologie di clientela e dall'altro degli sbalzi nei prezzi del gas sui contratti a prezzo fisso abbiano determinato un

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andamento atipico di taluni segmenti di vendite sia in termini di volumi che di marginalità.

Network & Transportation

  • Come già nel primo semestre 2020 anche i risultati su base annuale confermano il positivo apporto derivante dal recepimento ad anno pieno dei risultati della società RGF, titolare della concessione per la distribuzione gas nel Comune di Fidenza
    (Parma), consentendo una crescita dell'EBITDA da € 6,9 M ad € 7,6 M. Anche tale Business Unit ha proceduto al riallineamento dei valori fiscali degli asset a quelli civilistici, con conseguente rilascio della fiscalità differita con un effetto netto di € +7,3M.

L'Amministratore Delegato Davide Usberti ha dichiarato:

"Nell'ultimo biennio le attività E&P italiane del Gruppo sono state interessate non solo dai pesanti effetti sui prezzi energetici derivanti dalla pandemia nell'anno 2020, ma anche, a partire dall'anno 2019, da un aumento delle corresponsioni allo Stato e da un provvedimento volto a individuare le aree del Paese in cui sia consentita ovvero preclusa la prosecuzione dell'attività stessa.

Cogliendo già nel documento di consultazione del febbraio scorso su tale piano, il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee "PiTESAI", elementi di particolare criticità per le produzioni minori, il Gruppo, pur in presenza di riserve producibili su tali concessioni per circa 400 milioni di metri cubi di gas naturale, ha quindi prudenzialmente azzerato il valore di carico della più parte delle proprie concessioni minori al momento non produttive, sulla base di determinate soglie dimensionali, ipotizzando di non metterle più in produzione, e questo spiega l'elevata incidenza delle svalutazioni appostate nel Bilancio 2020.

A fronte di tale iniziativa, tenuto conto che il gas naturale rappresenta la primaria fonte che dovrà accompagnare la transizione energetica in atto, auspichiamo, in vista della conclusione del relativo iter normativo, da un lato che, in particolare per le concessioni con infrastrutture già realizzate, vengano attentamente valutati gli impatti socio economici conseguenti al pregiudicare la prosecuzione dell'attività per le concessioni medio- piccole, con soglie adeguate al contesto produttivo italiano, dall'altro che venga data certezza sulla prosecuzione nel tempo delle concessioni ritenute idonee."

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Commento ai dati economico finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020

A livello consolidato i Ricavi del 2020 sono risultati complessivamente in calo (-19,3%) per la forte flessione degli scenari energetici causata dalla diffusione della pandemia (€ 75,5 M rispetto a € 93,5 M del 2019). Nel 2019 i ricavi comprendevano tuttavia componenti positive non ricorrenti relative per € 1,1 M all'attività caratteristica della B.U. E&P e per € 1,6 M all'area Retail.

Una minore riduzione (-8,8%) hanno invece registrato i costi operativi che sono passati dai € 71,8 M del 2019 ai € 65,4 M del 2020, avendo dovuto scontare componenti negative non ricorrenti dell'area E&P (€ 2,4 M) e dell'area Retail (€ 0,6 M).

Ne è conseguita pertanto una riduzione dell'EBITDA che ha raggiunto i € 10,1 M rispetto ai € 21,8 M del 2019.

Tale andamento ha risentito in particolare della forte riduzione di marginalità delle attività E&P.

La B.U. E&P ha conseguito infatti un EBITDA di € -0,6 M contro € +10,3 del 2019 sul cui livello hanno inciso sia l'eccezionale calo degli scenari energetici sia l'ulteriore aumento delle corresponsioni a favore dello Stato e, in particolare, quello delle royalties sulle produzioni di idrocarburi per effetto della Legge di Bilancio 2020 (Legge 27/12/2019 n. 160 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30/12/2019).

Per interpretazioni della normativa emerse solo a metà dell'anno 2020, la B.U. ha infatti dovuto procedere in questo esercizio a rilevare anche le maggiori royalties gravanti sulle produzioni relative all'anno 2019 (pari a € 2,4 M) e di procedere al relativo pagamento. In assenza di tali disposizioni la marginalità complessiva del 2020 sarebbe stata quindi ancora positiva nonostante gli scenari energetici, decisamente sfavorevoli.

Nel secondo semestre, in concomitanza alla progressiva ripresa degli scenari energetici. l'EBITDA della B.U. E&P Italia è comunque tornato di segno positivo (€ 1,3 M).

La B.U. Network and Transportation ha invece migliorato i buoni risultati del 2019 con un EBITDA di € 7,6 M contro € 6,9 M del 2019. Nell'anno è stato evidente l'effetto dell'aumento del perimetro di attività, a seguito dell'acquisto degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza, per il recepimento, a differenza del 2019, per l'intero anno dei relativi risultati economici.

La B.U. Retail ha conseguito invece un EBITDA di € 4,8 M contro € 6,8 M del 2019. Nel 2020 tale risultato ha scontato oneri non ricorrenti per € 0,6 M a seguito dell'esito negativo di una vertenza legale relativa ad una gara in un comune mentre nel 2019

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aveva beneficiato di proventi non ricorrenti per effetto dell'ammontare economico riconosciuto (€ 1,6 M) ai sensi della delibera 32/2019/R/Gas.

Gli ammortamenti (pari a € 18,2 M contro € 19,3 M del 2019) sono risultati in calo rispetto al dato del 2019, anche se con un peso differente tra le diverse attività, mentre in forte aumento sono state le svalutazioni.

Come già anticipato, il Gruppo ha individuato indicatori di impairment dell'area E&P Italia nel quadro economico generale e nel prevedibile andamento dei prezzi degli idrocarburi di lungo periodo, nella revisione negativa delle previsioni di sfruttamento di determinate riserve, nonché nell'evoluzione del quadro normativo e dei relativi impatti desumibile dal documento di consultazione "Piano per la Transizione Energetica Sostenibile" delle Aree Idonee (PITESAI)"; detto documento è uno strumento di pianificazione generale, introdotto con la legge n. 12/2019 di conversione del D.L. 135/2018 e a tutt'oggi in corso di approvazione, che mira ad identificare quali aree del territorio nazionale (sia in terra ferma, che in mare) possano ritenersi "idonee" ad ospitare attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi. Il tutto in un'ottica di transizione energetica sostenibile e con l'obiettivo di "valorizzare la sostenibilità ambientale, sociale e economica" delle aree medesime. A seguito dell'effettuazione dei test di impairment sugli asset relativi a tale area sono infatti state effettuate svalutazioni per € 99,5 M.

Ne è conseguito pertanto un EBIT che ha registrato una forte flessione passando da € 2,5 M del 2019 a -€ 107,7 M del 2020.

Il Risultato Operativo ha avuto un simile andamento (pari a -€ 107,5 M contro € 4,6 M del 2019). Nel 2019 aveva però potuto contare sull'effetto della cessione della quota del 5% della licenza Midia in Romania e della rilevazione della componente differita del relativo corrispettivo (€ 1,8 M).

Gli oneri finanziari sono stati in lieve crescita rispetto al precedente esercizio (€ 5,8 M del 2020 contro € 5,5 M del 2019) per l'aumento dell'indebitamento a seguito dei nuovi investimenti.

Le imposte sul reddito hanno invece presentato un saldo positivo in forte crescita (€ 79,0 M contro € 0,3 M del 2019), beneficiando del riallineamento dei valori fiscali ai corrispondenti valori contabili di immobilizzazioni immateriali e materiali iscritte nei bilanci di alcune società del Gruppo (ai sensi dell'art. 110 del D.L. 104/2020); detto riallineamento ha comportato lo stanziamento dell'imposta sostitutiva per € 6.0 M e il rilascio delle imposte differite per € 54,9 M.

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GasPlus S.p.A. published this content on 20 April 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 20 April 2021 16:39:02 UTC.