Ecco gli assi principali e gli obiettivi finanziari svelati in una presentazione della strategia agli investitori.

CINQUE ATTIVITÀ:

Renault diventerà una holding industriale che riunirà cinque diverse attività:

- Ampere, l'unità veicoli elettrici

- Power, che ospita gli asset dei motori a combustione e ibridi

- Alpine, il marchio di auto sportive

- Mobilize, costruita intorno a una società di servizi finanziari per la nuova mobilità, l'energia e i servizi basati sui dati

- The Future Is Neutral, incentrata sul riciclaggio

IL BUSINESS EV

Per Ampere, Renault prevede un'IPO a Parigi non prima della seconda metà del 2023, in base alle condizioni di mercato, con Renault che manterrà una "forte maggioranza" e il sostegno di potenziali investitori strategici di riferimento, tra cui Qualcomm Technologies.

Si prevede che Nissan, partner giapponese di lunga data di Renault, acquisisca una partecipazione in questa attività, con trattative in corso. Ampere dovrebbe produrre 1 milione di veicoli per il marchio Renault entro il 2031.

JOINT-VENTURE CON GEELY

Renault ha anche annunciato una joint-venture al 50% con la cinese Geely, che si concentrerà sui motori a benzina e sulla tecnologia ibrida. La joint venture avrà l'obiettivo di massimizzare le vendite fornendo i marchi di entrambe le aziende e altre case automobilistiche.

OBIETTIVI FINANZIARI

Renault punta a margini EBIT superiori all'8% nel 2025 e superiori al 10% entro il 2030, rispetto al 5% circa del 2022; e a un flusso di cassa libero superiore a 2 miliardi di euro all'anno dal 2023-2025, rispetto a 1,5 miliardi di euro nel 2022, per arrivare a oltre 3 miliardi di euro all'anno tra il 2026 e il 2030.

L'azienda prevede anche di ripristinare i dividendi a partire dal 2023, dopo una pausa di tre anni, fino al 35% dell'utile netto del gruppo, e mira a far crescere la partecipazione azionaria dei dipendenti al 10% entro il 2030.

L'ALLEANZA CON NISSAN

Renault e Nissan sono anche in trattative sul futuro della loro alleanza.

Nissan ha a lungo protestato per l'iniqua struttura proprietaria, con Renault che possiede il 43% di Nissan e la casa automobilistica giapponese che detiene solo una quota del 15% senza diritto di voto in Renault.

Persone a conoscenza dei colloqui hanno detto che le due parti hanno discusso di una riduzione della partecipazione di Renault, potenzialmente al 15%, e dei termini in cui ciò potrebbe avvenire.

Ma i colloqui si sono trascinati, a causa delle riserve giapponesi sulla condivisione della tecnologia con altri, compreso un rivale cinese come Geely, hanno detto le fonti a Reuters.