La casa automobilistica di Detroit ha registrato un utile netto nel secondo trimestre di 1,7 miliardi di dollari, pari a 1,14 dollari per azione, in calo rispetto ai 2,8 miliardi di dollari, pari a 1,90 dollari per azione, del trimestre precedente. Secondo i dati di Refinitiv, gli analisti si aspettavano 1,20 dollari per azione.

Gm ha ribadito di prevedere per l'intero anno un utile netto compreso tra 9,6 e 11,2 miliardi di dollari e un ebit adjusted compreso tra 13 e 15 miliardi di dollari, ma il Ceo Mary Barra ha detto che l'azienda si sta preparando a un possibile rallentamento.

"Le condizioni economiche sono sicuramente preoccupanti", ha comunicato in una lettera agli azionisti.

"Per questo stiamo già adottando misure proattive per gestire i costi e i flussi di cassa, tra cui la riduzione delle spese discrezionali e la limitazione delle assunzioni alle esigenze e alle posizioni essenziali e che supportano la crescita", ha aggiunto Barra. "Abbiamo anche simulato molti scenari di recessione e siamo pronti ad agire quando e se necessario", ha detto.

Il titolo cede 1,1% nel premarket dopo i risultati.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)