(Alliance News) - Dopo oltre quattro ore di confronto, il comitato per gli investimenti di Generali Spa ha dato il via libera alla joint venture con Natixis nel risparmio gestito, creando un polo da EUR2.000 miliardi di masse gestite.

Come scrive la Repubblica lunedì, l'operazione è stata approvata con cinque voti favorevoli su sei, con il solo voto contrario di Stefano Marsaglia, rappresentante della lista di minoranza sostenuta da Francesco Gaetano Caltagirone - 7% del capitale - e Delfin - 9,9% -.

Il dossier passa ora al consiglio di amministrazione, dove è atteso un voto favorevole a maggioranza, nonostante l'opposizione dei consiglieri di minoranza.

Caltagirone si oppone sia alla forma sia alla sostanza dell'accordo. Ritiene necessario un voto dell'assemblea straordinaria poiché il patto costituirebbe un mutamento dell'oggetto sociale di Generali, un'interpretazione respinta dal management e da Mediobanca Spa, che ha il 13,1% del capitale.

Sul piano sostanziale, teme la perdita di "sovranità" italiana sull'uso dei capitali assicurativi, inclusi EUR37 miliardi in titoli di Stato italiani. Il management replica che le decisioni di investimento resteranno a Trieste, con la joint venture incaricata di eseguire i mandati.

L'operazione sarà sottoposta alle autorità competenti e a Palazzo Chigi, che valuterà l'esercizio del Golden Power.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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