Effetto su rinnovo cda Generali, stesse regole di gioco 2022
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 nov - Le nuove norme italiane sulla governance delle quotate riguardanti la lista del cda, introdotte dalla Legge sui capitali e accolte con qualche perplessità dagli investitori internazionali, potrebbero slittare di un anno, alla stagione assembleare 2026 e quindi non essere applicate per l'appuntamento 'clou' della prossima primavera: il rinnovo del cda delle Generali. L'indiscrezione, raccolta da Radiocor, circola in ambienti finanziari da alcuni giorni. Il Leone di Trieste, unica grande multinazionale italiana, utilizza il meccanismo della lista del cda, oggetto di scontro nel 2022 tra il socio Mediobanca, a favore della lista del consiglio, e la lista degli azionisti antagonisti, Caltagirone e Delfin. L'ipotesi dello slittamento sarebbe emersa nel corso dei lavori della Commissione per la revisione del Tuf, istituita presso il Mef. C'è un rischio di affastellamento normativo, ossia che le norme derivanti dalla revisione del Tuf, previste nella delega al Governo, inserita proprio nella Legge Capitali, arrivino a ridosso del momento in cui le quotate, che prevedono la lista del cda, dovranno attuare le modifiche statutarie per applicare l'articolo 12 della legge, in tempo per la prima assemblea convocata in una data "successiva al primo gennaio 2025". In sostanza, spiegano le fonti interpellate, sta prevalendo l'obiettivo di preservare la stabilità delle regole, un fattore determinante per le scelte degli investitori istituzionali, eliminando un fattore di scarsa chiarezza che andrebbe contro gli intenti della stessa Legge Capitali: rendere più competitivo ed attraente il mercato italiano.
Ggz
(RADIOCOR) 16-11-24 14:36:38 (0312)NEWS 3 NNNN
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November 16, 2024 08:36 ET (13:36 GMT)