Lo Shanghai Composite ha chiuso in ribasso dell'1,9% a 2.813,77, perdendo lo stesso margine su base settimanale. L'indice CSI300 blue-chip è sceso del 2,3% (stesso calo per la settimana). Entrambi i benchmark hanno registrato la settimana peggiore da marzo.

Il sottoindice del settore finanziario ha ceduto il 2,3%, quello dei beni di consumo è sceso del 2,8%, il comparto immobiliare ha perso quasi il 2% e quello 'healthcare' ha chiuso a -2,9%.

L'indice minore di Shenzhen ha chiuso in ribasso del 2% e l'indice composito ChiNext è sceso del 2,5%.

La Cina ha rinunciato per la prima volta dal 1990 a fissare un obiettivo di crescita del Pil per quest'anno e si è impegnata ad aumentare la spesa e i finanziamenti per sostenere l'economia.

Khiem Do, a capo della divisione Greater China Investments di Barings, ha sottolineato che "il mercato sperava che avrebbero dato qualche numero, 2% o 3%, ma invece non l'hanno fatto".

"La legge sulla sicurezza potrebbe focalizzare nuovamente l'attenzione del mercato di Hong Kong sugli incidenti sociali e sulle tensioni tra Stati Uniti e Cina", ha detto Kenny Ng, strategist di Everbright Sun Hung Kai.

L'indice di Hong Kong Hang Seng ha chiuso in ribasso del 5,6% a 22.930,14.