ZURIGO (awp/ats) - Il 2023 è stato un anno di moderata contrazione per le fonderie svizzere: il volume di produzione si è attestato a 40'130 tonnellate, il 2% in meno dell'anno precedente.

L'esercizio è partito bene, ma con il passare dei mesi le nuove commesse sono andate calando, spiega in un comunicato odierno Giesserei-Verband der Schweiz (GVS), l'associazione di categoria che conta decine di società affiliate. In difficoltà si sono trovati in particolare i fornitori dell'industria automobilistica, sulla scia di una domanda di veicoli elettrici inferiore alle previsioni dei costruttori.

Anche l'anno in corso si sta rivelando impegnativo. "Le fonderie elvetiche rimangono comunque cautamente ottimiste, in considerazione della crescente domanda di soluzioni sostenibili e innovative", si legge nella nota. La GVS si aspetta una ripresa economica non prima della fine del 2024.

La carenza di manodopera qualificata rimane "un compito erculeo" per il settore, prosegue l'organismo. Le fonderie si chiedono anche come riuscire a trasferire i prezzi elevati dell'energia agli acquirenti senza mettere a repentaglio le buone relazioni con i clienti.