Lo spin-off della cosiddetta divisione OTC (over the counter), ovvero prodotti per la salute e l'igiene disponibili al pubblico attraverso i supermercati, si basa su un solido portafoglio di marchi.
Un terzo delle vendite è legato alla salute del cavo orale, in particolare con i noti marchi Sensodyne e Parodontax. Un altro quarto deriva dagli antidolorifici, con il brand di successo Advil. Gli integratori alimentari Centrum, i prodotti antireumatici Theraflu e gli antistaminici Flonase, tra gli altri, completano questa forza di mercato.
Per questo spin-off, che opera con margini operativi del 20%, la priorità è ora l'efficienza piuttosto che la crescita del fatturato. I volumi di vendita non cambiano quasi per nulla, ma i prezzi aumentano e viene attuato un programma triennale di risparmio da 300 milioni di sterline.
I risultati del primo semestre dell'anno finanziario, pubblicati la scorsa settimana, illustrano perfettamente questa tendenza: il fatturato è diminuito dello 0,8%, mentre l'utile operativo è aumentato dello 0,9%.
Sebbene alcuni abbiano considerato la notizia un po' tiepida, è stata ben accolta dal mercato, con una valutazione dell'azienda che è salita a x3,7 il fatturato. Gli investitori ricorderanno sicuramente che, prima della scissione con GSK, Unilever aveva tentato di acquistare Haleon per quasi x5 il suo fatturato.
In un'ottica diversa da quella delle transazioni sul mercato privato, visto che i guadagni di produttività non sono infiniti e in assenza di una reale crescita dei volumi, riteniamo che sarebbe necessario qualcosa di più per giustificare una valutazione che si aggira anch'essa intorno a x24 di utili.
Naturalmente, c'è l'esempio di Colgate, che da dieci anni tratta a un multiplo comparabile e che di recente ha dimostrato un'ottima capacità di determinazione dei prezzi. A tal proposito si veda Colgate-Palmolive Company: blue chip della Borsa statunitense e, per le notizie sull'ex casa madre di Haleon, GSK plc torna di nuovo in pista.