HBM Holdings Limited ha annunciato che è stato completato il dosaggio del primo paziente nello studio di fase I dell'anticorpo bispecifico B7H4x4-1BB HBM7008. Questo studio valuterà la sicurezza, la tollerabilità, la farmacocinetica, la farmacodinamica e l'attività antitumorale preliminare di HBM7008 nei pazienti con tumori solidi. HBM7008 è generato dall'innovativa piattaforma HBICE®, che sfrutta i vantaggi dei topi transgenici completamente umani e delle piattaforme HCAb. Ha come bersaglio l'antigene associato al tumore (B7H4) e media l'attivazione delle cellule T reticolari attraverso il 4-1BB.

B7H4 è sovraespresso in una varietà di tumori maligni solidi, tra cui il tumore al seno, NSCLC, ovarico ed endometriale. Grazie alla sua specificità dipendente dalla reticolazione sui tumori e alla potente attività di immuno-modulazione, HBM7008 ha mostrato un eccellente profilo di sicurezza con una forte efficacia antitumorale nello studio preclinico, compresa la risposta completa osservata nel modello tumorale del topo. Essendo il primo anticorpo bispecifico della categoria che ha come bersaglio B7H4 e 4-1BB, si prevede che HBM7008 guiderà lo sviluppo dell'immunoterapia di prossima generazione.

Seguendo la sua strategia di innovazione e sviluppo globale, l'Azienda farà avanzare il progetto di sviluppo clinico globale di HBM7008 a pieno ritmo. HBM7008 è un anticorpo bispecifico che ha come bersaglio l'antigene associato al tumore B7H4x4-1BB, che non solo mostra un'elevata potenza nella co-stimolazione delle cellule T e nell'inibizione della crescita tumorale, ma può anche tradursi in una migliore sicurezza, grazie alla sua stretta dipendenza dalla presenza dell'antigene tumorale per mediare l'attivazione delle cellule T reticolari. Si tratta del primo anticorpo bispecifico della categoria che ha come bersaglio B7H4x4-1BB.

HBM7008 è un anticorpo bispecifico completamente umano sviluppato dalla piattaforma HBICE ® dell'Azienda. La sua specificità unica sui tumori e l'attività di immuno-modulazione lo rendono un promettente terapeutico nei pazienti PD-L1 negativi o PD-1/PD-L1 resistenti. Ha anche il potenziale di evitare il rischio di tossicità epatica 4-1BB osservato in altri prodotti, grazie ai suoi meccanismi biologici innovativi e al design bispecifico.