MILANO (MF-DJ)--L'epoca d'oro del beauty potrebbe essere vicina, soprattutto in vista dell'incremento del canale digitale. Stando alle rilevazioni riportate da BofA-Bank of America nell'ultimo «Beauty brand barometer», a febbraio il momentum trimestrale dei marchi di bellezza globali ha continuato ad accelerare fino a toccare il +10% annuo dal +8% del quarto trimestre 2020, con il 75% delle aziende monitorate che hanno guadagnato slancio contro il precedente 68%.

A livello di canale, scrive MFF, il momentum è stato simile tra prodotti di massa, in miglioramento di quattro punti dall'ultimo trimestre 2020, e di lusso, rimasti sostanzialmente stabili. Lo slancio è stato più forte nella cura dei capelli (+30%), segmento che ha messo a segno un aumento di 15 punti rispetto al quarto trimestre 2020, seguito da skincare (+15%) e make-up, rimasto più debole a +4% ma in territorio positivo per la prima volta in oltre quattro anni grazie al luxury, mentre Coty ha pesato sui mass products.

In Europa, L'Oréal e Beiersdorf hanno assistito a un leggero miglioramento nei loro punteggi di slancio aggregati. «Se ciò non rappresenta una novità per il colosso francese, che fornisce un miglioramento costante nel momentum del marchio con un 80% nel primo trimestre 2021, siamo incuriositi dal miglioramento su vasta scala di Beiersdorf, riportato da tutti e tre i suoi marchi chiave. Potrebbe essere un segnale che la strategia digitale sta iniziando a dare i suoi frutti», hanno commentato gli analisti della banca d'affari.

Il momentum è migliorato anche per Henkel e Unilever, che hanno beneficiato rispettivamente del successo della categoria haircare il primo e dei marchi Vaseline, Dermalogica e Simple il secondo. Nel continente asiatico, invece, il momentum di Shiseido (+8%) è migliorato per il quarto trimestre consecutivo trainato dall'omonimo marchio di punta (+13%), cresciuto di 800 punti base rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, mentre a destare qualche preoccupazione tra gli esperti di BofA è stato l'indebolimento dello slancio di Clé de peau beauté.

Secondo Bain & company, le vendite del settore luxury beauty sono ammontate nel 2020 a circa 48 miliardi di euro, pari al 24% del settore dell'alto di gamma. «Il tasso annuo di crescita composto per i prossimi cinque anni per i cosmetici premium a livello globale è quasi doppio rispetto a quello dei cosmetici di massa, rispettivamente dell'8,1% contro il 4,3%», ha recentemente affermato Goldman Sachs. «Per le case di lusso tradizionali il beauty agisce come uno strumento di acquisizione del cliente, permettendo alle griffe di entrare in punti di prezzo più bassi pur mantenendo un posizionamento di lusso all'interno della categoria». È questo il caso di Dior, ma anche di Gucci o Hermès.

Molto rilevante, infine, è la penetrazione online del mercato della bellezza globale. Nel suo secondo trimestre fiscale 2021, corrispondente agli ultimi tre mesi del 2020, Estée Lauder ha riportato una crescita online del 60%, con aumenti double o triple digit per ogni brand, regione e canale. «Prevediamo che la penetrazione online del beauty raggiunga il 20% entro il 2024», hanno concluso gli esperti di Goldman Sachs, ricordando che il nuovo ceo di L'Oréal, Nicolas Hieronimus, ha dichiarato che il gruppo si sta preparando al momento in cui l'e-commerce rappresenterà il 50% del business.

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2308:44 mar 2021

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