Il nuovo documento strategico quinquennale prosegue il percorso di crescita, con investimenti per oltre 3,8 miliardi e progetti concreti per la transizione energetica e l'economia circolare. Alla base una storia ventennale, con positive ricadute per azionisti, territori e comunità servite, e i risultati dell'esercizio 2021, con un MOL preconsuntivo di oltre 1,2 miliardi

Highlight economico-finanziari

  • Margine operativo lordo al 2025: 1,4 miliardi (+277 milioni rispetto al 2020)
  • Investimenti industriali e finanziari complessivi per oltre 3,8 miliardi
  • Debito netto/MOL a 2,8x nel 2025
  • Dividendo in ulteriore crescita fino a 14,5 centesimi per azione nel 2025 (+32% rispetto all'ultimo dividendo pagato)
  • Revisione al rialzo di tutti i target quinquennali operativi e ESG

Highlight industriali

  • Conferma della strategia basata su 3 dimensioni: ambientale, socio-economica e innovazione, con un'ampia rosa di progetti concreti in tutti i business
  • Sviluppo trainato sia dalla crescita organica sia per linee esterne (M&A) e bilanciato tra attività regolate e a libero mercato
  • Obiettivo di 4,5 milioni di clienti energy al 2025
  • Valore condiviso a 780 milioni di euro al 2025 (circa il 55% del totale)
  • Tra gli obiettivi al 2030: riduzione delle emissioni di CO2 del 37% e aumento della plastica riciclata del 150%

Un Piano che coniuga crescita, creazione di valore e sviluppo sostenibile

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi il Piano industriale al 2025, che consolida l'impegno della multiutility per uno sviluppo equilibrato e sostenibile in tutti i business presidiati, con l'obiettivo di continuare a creare valore per azionisti, territori e comunità servite.
Con un margine operativo lordo previsto a 1,4 miliardi nel 2025 e investimenti complessivi per circa 3,8 miliardi in arco Piano, il documento strategico quinquennale vede in rialzo tutti i principali target e delinea un'ampia serie di interventi per la transizione energetica, l'economia circolare e l'evoluzione tecnologica, con progetti concreti e innovativi in grado di intercettare anche le opportunità di finanziamento del PNRR.

20 anni di crescita ininterrotta e un MOL 2021 preconsuntivo di oltre 1,2 miliardi

Il nuovo Piano poggia le basi su un trend di crescita ininterrotta, come testimoniato anche dal MOL aumentato di oltre 6 volte in 20 anni: un percorso coerente e lineare, sin dalla nascita del Gruppo Hera, caratterizzato dalla piena aderenza tra impegni presi e azioni realizzate, dalla solidità patrimoniale e finanziaria e da una strategia multibusiness che bilancia attività regolate e a libero mercato, crescita interna e operazioni di M&A. Tale modello, dimostratosi resiliente e capace di sostenere gli stakeholder, anche in occasione di scenari avversi, ha consentito al Gruppo Hera di consolidare posizioni di leadership nelle diverse aree di business.
Positive sono anche le proiezioni di chiusura dell'esercizio 2021, superiori alle attese, con un MOL preconsuntivo che sale a circa 1.220 milioni di euro, rispetto ai 1.123,0 milioni a fine 2020, e un rapporto debito netto/MOL che si attesta a circa 2,7x, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2020. Lo scorso anno, oltre all'aumento dei dividendi, sono stati sostenuti significativi investimenti, per più di 650 milioni, in forte crescita rispetto al 2020.

Un quadro macroeconomico in ripresa, con azioni coordinate per una transizione equa e sostenibile

Dopo il rallentamento registrato nel 2020 a causa dell'emergenza sanitaria, a livello globale si registra un andamento positivo, con l'economia europea e italiana tornate a crescere a ritmi sostenuti. La ripresa, d'altro canto, sta generando tensioni su alcuni settori, come quello delle materie prime, con un aumento significativo della volatilità dei mercati, destinata a protrarsi nei prossimi mesi, che vedrà il Gruppo rafforzare ulteriormente sia le proprie strategie di gestione dei rischi sia le azioni di sostegno agli stakeholder. In questo quadro, le istituzioni europee e nazionali stanno mettendo in campo azioni coordinate e convergenti verso gli obiettivi di una transizione equa, sostenibile e inclusiva. In particolare, con il PNRR, il nostro Paese è entrato nella fase esecutiva del Green Deal, con fondi a sostegno soprattutto di interventi per la neutralità carbonica e di modelli di sviluppo rigenerativi e circolari. Tra le opportunità offerte dal contesto italiano anche quelle legate al consolidamento di mercati ancora troppo frammentati, alle gare per il rinnovo dei servizi in concessione, e all'ulteriore liberalizzazione della vendita di energia elettrica con il superamento della maggior tutela.

Le tre dimensioni del Piano industriale al 2025: ambientale, socio-economica e innovazione

In uno scenario di ripresa, con spinte sempre maggiori verso la sostenibilità e con il settore dei servizi di pubblica utilità che beneficerà della fetta più importante del PNRR, il Gruppo Hera per crescere potrà continuare a fare leva sulle posizioni competitive coltivate negli anni.
In piena coerenza con le policy nazionali e europee e gli obiettivi dell'Agenda 2030, che già da tempo orientano le strategie della multiutility, tutti i progetti del Piano industriale al 2025 si articolano lungo tre dimensioni: ambientale, socio-economica e innovazione, con azioni per la transizione verde e il digitale, e in grado di generare ricadute positive nei territori.
Nella dimensione ambientale rientrano le iniziative per la lotta al cambiamento climatico, al fine di traguardare la neutralità carbonica, con interventi per abbattere le emissioni, incrementare la resilienza delle infrastrutture e promuovere l'economia circolare. La dimensione socio-economica mira, invece, alla creazione di "valore condiviso": in arco Piano, il Gruppo Hera estenderà la gamma e la qualità dei propri servizi nei territori di presenza storica, forte anche delle recenti aggiudicazioni nelle gare per il rinnovo delle concessioni per i servizi regolati, ma anche in nuove aree cogliendo ulteriori opportunità di sviluppo per linee esterne. La dimensione innovazione, infine, abbraccia tutte le opportunità legate all'evoluzione tecnologica, con l'obiettivo di incrementare ulteriormente l'efficienza e la qualità dei servizi, ma soprattutto di far evolvere il modello di gestione operativa.

Investimenti in forte crescita, pari a oltre 3,8 miliardi di euro, grazie alla solidità patrimoniale e finanziaria

Il Piano al 2025 prevede investimenti in forte aumento, per oltre 3,8 miliardi di euro, in media circa 770 milioni all'anno: un incremento molto significativo - pari al 60% - rispetto alla media dell'ultimo quinquennio, possibile grazie alla solidità patrimoniale rafforzata negli anni e anche nel 2021. L'allocazione degli investimenti combina le opportunità di sviluppo organico con le azioni per aumentare la resilienza del sistema, a cui verranno destinate circa 1,2 miliardi. Significativi e trasversali ai vari business sono poi gli investimenti per l'innovazione e l'accompagnamento della transizione in corso.
In generale, sul totale degli investimenti previsti in arco Piano, oltre 1,7 miliardi risultano allineati anche ai criteri con cui la Tassonomia Europea identifica le opportunità che contribuiscono agli obiettivi di politica ambientale, con particolare riferimento ai due ambiti per ora normati, relativi alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. Inoltre, molti di questi interventi sono coerenti con le direttrici individuate dal PNRR.
Grazie all'ottimizzazione dei costi finanziari e fiscali, il Piano delinea una crescente creazione di valore, testimoniata anche dai valori di ROE e ROI previsti al 2025 rispettivamente al 10,6% e all'8,7%, un risultato quest'ultimo particolarmente apprezzabile se si considera che la recente riduzione del WACC delle attività regolate interessa il 60% del capitale investito. Inoltre, il rapporto tra debito netto e MOL al 2025 è previsto al 2,8x, in coerenza con l'attuale livello, segno di una forte capacità di autofinanziamento, e con margini di manovra che consentiranno alla multiutility di cogliere eventuali ulteriori opportunità non previste che dovessero manifestarsi in arco Piano.

MOL previsto in crescita a 1,4 miliardi nel 2025, con sviluppo sia organico sia per linee esterne

Il migliorato scenario e l'aumento degli investimenti hanno consentito al Gruppo Hera di rivedere al rialzo tutti i target quinquennali, a partire dal margine operativo lordo: al 2025 è previsto, infatti, un MOL di 1,4 miliardi di euro, 277 milioni in più rispetto ai 1.123,0 milioni di fine 2020, con un incremento medio annuo del 4,5%, superiore al 3,7% del Piano precedente (il dato include già l'impatto sulla riduzione delle tariffe conseguente alla revisione del WACC da parte di Arera sulle attività regolate incluse nelle bollette gas, energia elettrica e idrica).
Fermo restando il positivo apporto di tutte le filiere di business, la crescita organica e le efficienze operative contribuiranno alla marginalità per 192 milioni, mentre 100 milioni deriveranno da nuove M&A, più eventuali sinergie che la multiutility sarà in grado di estrarre in linea con il proprio trend storico. A questi si aggiungono ulteriori 22 milioni di MOL, generati dalle operazioni già concluse tra la fine del 2020 e il 2021: l'acquisizione della società Wölmann, che opera nell'installazione di pannelli fotovoltaici, della società di vendita energy Ecogas e di tre realtà nell'ambito dei rifiuti industriali: Recycla, Gruppo Vallortigara e SEA. Sinergie, efficientamenti, espansione delle quote di mercato, nuovi progetti e investimenti consentiranno così di assorbire gli impatti negativi, per complessivi 37 milioni, derivanti dalla perdita di alcuni incentivi, come quelli sulla produzione di energia rinnovabile, e dal taglio del WACC sui servizi regolati già menzionato.

La sostenibilità come asse strategico: MOL a "valore condiviso" al 55% nel 2025, a quasi il 70% nel 2030

La sostenibilità si conferma uno degli assi portanti delle strategie di crescita del Gruppo, perfettamente integrata e trasversale a tutti gli ambiti in cui opera, con una crescente attenzione alla creazione di valore per gli stakeholder come testimoniato anche dalla recente introduzione del concetto di corporate purpose nello Statuto Sociale. Lo stesso margine operativo lordo a "valore condiviso", rendicontato dal 2016 e riferito alle attività di business che rispondono anche agli obiettivi di sostenibilità dell'Agenda Onu, è aumentato costantemente negli anni, e si prevede che raggiungerà nel 2025 circa il 55% del totale, pari a 780 milioni, per arrivare al 70% nel 2030, lungo un percorso lineare che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell'azienda.
Le best practice del Gruppo Hera nelle dimensioni ESG, d'altronde, sono riconosciute da tempo sia a livello nazionale che internazionale, basti ricordare il primo posto assoluto nell'Integrated Governance Index 2021, che misura l'integrazione della sostenibilità nelle strategie delle aziende, e l'inclusione come leader nel proprio settore (Multi-Utility & Water), per il secondo anno consecutivo, nel Dow Jones Sustainability Index, World e Europe, uno dei più autorevoli indici borsistici mondiali di valutazione della responsabilità sociale.

Dividendi in ulteriore crescita, fino a 14,5 centesimi per azione

A conferma dell'attenzione alla generazione di valore per gli azionisti, il Gruppo prevede di distribuire dividendi in costante crescita: in occasione dell'approvazione del Bilancio del 2021, la multiutility proporrà infatti al Consiglio di Amministrazione un dividendo di 12 centesimi per azione rispetto agli 11 centesimi del dividendo 2020, con un aumento quindi di 1 centesimo anziché 0,5 centesimi come inizialmente previsto.
Di questo ulteriore rialzo beneficerà quindi a cascata tutta la politica dei dividendi, fino a raggiungere i 14,5 centesimi nel 2025 (32% in più rispetto all'ultimo dividendo pagato).
Il pagamento dei maggiori dividendi è coerente con la dinamica prevista per gli utili netti per Azione, anch'essi in aumento del 5,7% medio annuo fino al 2025.

La filiera reti: resilienza, rigenerazione delle risorse e sviluppo di soluzioni per le "clean energy"

Il MOL atteso al 2025 dalla filiera reti - che include i servizi di distribuzione elettrica e gas, il ciclo idrico e il teleriscaldamento - è di 533 milioni, in crescita di 73 milioni rispetto al 2020. Un target ancor più significativo se si considera che compensa pienamente la revisione del WACC, efficace dal 1° gennaio 2022, che ha un impatto pari a -22 milioni in arco Piano.
La maggior parte della crescita organica è sostenuta da due principali driver: lo sviluppo infrastrutturale con investimenti che porteranno la RAB complessiva a un valore di 4 miliardi di euro e l'ulteriore efficientamento dei costi per 40 milioni di euro, reso possibile anche dal crescente ricorso della digitalizzazione e alle innovazioni sulle infrastrutture che consentono nuovi modelli operativi.
In particolare, Hera investirà circa 2,1 miliardi per l'estensione, l'ammodernamento e l'evoluzione delle reti, puntando sull'integrazione delle metodologie più tradizionali con soluzioni tecnologicamente innovative, per garantire resilienza, efficienza e business continuity anche in caso di eventi meteorologici estremi.
Tra gli interventi per una transizione smart, rientrano l'installazione di circa 420.000 contatori elettrici di seconda generazione (2G) che consentiranno una misurazione più puntuale dei consumi. Per quanto riguarda invece la distribuzione gas, oltre alla sostituzione dei contatori gas in adempimento agli obblighi normativi, proseguirà in arco Piano l'installazione dei dispositivi "NexMeter", brevettati dalla multiutility e dotati di funzioni di sicurezza avanzate in caso di fughe o terremoti, e di tecnologie all'avanguardia anche in termini di riduzione delle dispersioni di gas in atmosfera: entro il 2025 ne verranno montati 300.000, di cui 200.000 nella nuova versione in plastica riciclata e già pronti per la misurazione dei blend con "green gas". Proprio il NexMeter "green" sarà anche al centro della prima sperimentazione in Italia di uso di miscele di gas e idrogeno nella distribuzione gas domestica nel modenese.
La competenza multibusiness rappresenta, infatti, un'opportunità strategica per sviluppare soluzioni nell'ambito delle "energie pulite", come testimoniato anche dal progetto per la realizzazione di un impianto con tecnologia power-to-gas presso il depuratore di Bologna Corticella, già in fase di avanzata progettazione e con avvio previsto entro il 2023.
Per quel che concerne le gare nella distribuzione del gas, Hera punta a confermarsi gestore del servizio nelle aree già presidiate, con l'avvio atteso in arco Piano di altre due gestioni, oltre a quella dell'ATEM Udine 2 che il Gruppo si è recentemente aggiudicato.
Nel teleriscaldamento tra gli obiettivi rientrano l'incremento dei volumi distribuiti e l'evoluzione del mix di generazione calore, con l'obiettivo di raggiungere nel 2025 il 77% di energia proveniente da fonti rinnovabili e assimilate nelle reti gestite dal Gruppo.
Nel ciclo idrico, infine, Hera punterà a un uso sempre più efficiente della risorsa idrica, con riduzione dei consumi e soluzioni per la circolarità, e a investire in nuove tecnologie per aumentare l'efficienza e la resilienza delle reti, anche potenziando l'automazione e il monitoraggio da remoto.

Il settore energy: 4,5 milioni di clienti al 2025 e focus su servizi a valore aggiunto ed efficienza energetica

Al 2025 la marginalità del settore energia ammonterà a 444 milioni, in aumento di 76 milioni rispetto ai 368 del 2020, mentre gli investimenti previsti in arco Piano saranno circa 550 milioni.
Hera continuerà a impegnarsi per ampliare la base clienti, con l'obiettivo di consolidare il proprio posizionamento come terzo operatore a livello nazionale del settore energy e raggiungere i 4,5 milioni di clienti al 2025, anche grazie alle attese procedure competitive per il superamento della maggior tutela. Alla base significativi investimenti sulla customer experience, per migliorarne l'efficacia e l'efficienza, con l'introduzione di sempre nuove funzionalità e strumenti per favorire il coinvolgimento dei clienti e l'interazione con l'azienda, mantenendo il "cost to serve" per cliente stabile negli anni.
La marginalità sarà sostenuta innanzi tutto dall'estrazione di efficienze e sinergie di tipo commerciale e cross selling - per circa 27 milioni - derivanti in particolare dall'integrazione di EstEnergy, dalla crescita organica generata dalle campagne commerciali e dalla maggiore penetrazione dei servizi a valore aggiunto e di efficienza energetica, continuando a cogliere tutte le opportunità legate al cosiddetto super ecobonus. La gamma dei servizi a valore aggiunto, in particolare, si amplierà ulteriormente, con soluzioni per la riduzione dei consumi e nuove proposte integrate per tutelare l'ambiente, come il fotovoltaico. Un'attenzione alla sostenibilità confermata dal fatto che già oggi a tutti i clienti retail vengono proposte forniture con energia al 100% da fonti rinnovabili. La multiutility continuerà, inoltre, a investire nel potenziamento della mobilità elettrica, con l'obiettivo di installare entro il 2025 circa 4.000 punti di ricarica, integrando l'offerta con una serie di prodotti e servizi evoluti.
Per quanto riguarda, infine, la crescita esterna, in continuità con le acquisizioni già concluse, si punterà ad acquisire nuovi pacchetti di clienti in un mercato ancora molto frammentato e che vede la scomparsa degli operatori più piccoli e vulnerabili alla forte volatilità dei mercati energetici in questo periodo.

Leader nell'ambiente con impianti d'eccellenza e progetti innovativi per l'economia circolare

In crescita anche il MOL della filiera ambiente, che passerà dai 258 milioni del 2020 ai 380 milioni del 2025, con una previsione di investimenti per quasi 1,1 miliardi in arco Piano.
In questo settore, il Gruppo Hera è primo operatore a livello nazionale, con un parco impiantistico di una novantina di strutture all'avanguardia e in linea con le best practice europee, in grado di trattare ogni tipologia di rifiuti. In arco Piano, la multiutility mira a consolidare la propria leadership grazie a nuove acquisizioni, allo sviluppo commerciale, alla crescita dei volumi trattati, all'incremento delle attività di recupero e riciclo, per rispondere a una domanda in forte crescita e continuare a realizzare progetti a supporto dell'economia circolare.
Per la promozione dell'economia circolare riveste un ruolo centrale la controllata Aliplast, già leader nel riciclo della plastica, che estenderà il proprio impegno aumentando la capacità degli impianti dedicati al trattamento delle plastiche flessibili (PET e LDPE). Grazie alla partnership con NextChem del Gruppo Maire Tecnimont, inoltre, entrerà nel segmento delle plastiche rigide, con la realizzazione a Modena di un impianto innovativo per la produzione di polimeri riciclati di alta qualità, che favorirà la sostenibilità di alcuni settori, come l'informatica e l'elettronica di consumo, che fino ad oggi hanno potuto usare solo plastiche vergini per i loro prodotti. È inoltre in fase di progettazione un nuovo impianto per il riciclo della fibra di carbonio, che potrà quindi essere riutilizzata per la realizzazione di nuovi manufatti, in particolare nel settore automobilistico. In generale, l'obiettivo è arrivare nel 2025 a incrementare del 125% i volumi di plastica riciclata rispetto al 2017.
Inoltre, Hera prevede in arco Piano di raddoppiare la produzione di biometano - toccando quota 16,8 milioni di metri cubi all'anno nel 2025 - replicando la positiva esperienza dell'impianto di Sant'Agata Bolognese (BO), che da rifiuti organici produce compost e biometano, alimentando la mobilità sostenibile. Attraverso la NewCo Biorg, nata dalla partnership con il Gruppo Cremonini, sarà ristrutturato un impianto a Spilamberto (MO) per produrre biometano e compost da rifiuti organici e reflui agroalimentari, mentre nelle Marche la multiutility sta portando avanti la costruzione di un biodigestore anaerobico da rifiuti organici, generando ricadute positive in un bacino oggi sprovvisto di strutture di questo tipo.
Grazie a un'offerta unica di soluzioni sostenibili e integrate, Hera punta anche ad estendere la base di clienti industriali: le sinergie tra le società del Gruppo consentono infatti di proporre alle imprese pacchetti con servizi personalizzati "chiavi in mano" che includono tutte le attività relative al ciclo dei rifiuti, la risorsa idrica e ai servizi energetici. Un ulteriore contributo all'arricchimento della proposta della multiutility e alla copertura territoriale arriverà poi dalle recenti operazioni di M&A nel trattamento dei rifiuti industriali: nel 2021, infatti, Hera ha acquisito il 70% della società friulana Recycla, il 31% della marchigiana Sea e l'80% del Gruppo Vallortigara in Veneto.
Per quel che concerne infine i servizi di igiene urbana, il Gruppo ha già vinto le gare nei territori di Ravenna-Cesena, Modena e Bologna e punta a confermarsi gestore del servizio anche nei rimanenti ambiti già presidiati in Emilia-Romagna. In queste aree, Hera intende migliorare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata, arrivando al 76% nel 2025, con interventi per incrementarne anche la qualità: coinvolgendo cittadini e imprese con iniziative dedicate e campagne di comunicazione, e installando in arco Piano circa 62 mila cassonetti informatizzati "Smarty", automatizzati e telegestiti da remoto.

I principali obiettivi industriali al 2025, con uno sguardo anche al 2030

L'impegno del Gruppo lungo le direttrici del Piano al 2025 si traduce in obiettivi industriali coerenti con le policy europee e le raccomandazioni Onu. Inoltre, per definire ancora più puntualmente il proprio contributo, la multiutility ha allungato la prospettiva con una serie di target al 2030.
Tra i più rilevanti, quello per il perseguimento della neutralità carbonica. Hera si è data un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra tra i più ambiziosi per un'azienda in Italia: del 37% nel 2030, passando per il 26% nel 2025 (in entrambi i casi rispetto al 2019); il target - validato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative - è ancor più significativo poiché considera sia le attività del Gruppo sia quelle dei suoi fornitori e clienti, relativamente alla vendita di energia elettrica e gas.
Il Gruppo conferma inoltre l'impegno per l'economia circolare e la rigenerazione delle risorse. Tra gli obiettivi: l'aumento della percentuale di riciclo degli imballaggi, dal 73% del 2020 al 76% del 2025 fino a oltre l'80% nel 2030, e la crescita della percentuale di acque reflue riutilizzate, dal 5,1% del 2020 all'8,5% nel 2025 fino al 15% al 2030.

Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera

Il Piano industriale al 2025 del Gruppo Hera traccia nuovi obiettivi di sviluppo per la nostra azienda, in termini sia economici sia di sostenibilità. Per raggiungerli abbiamo stanziato importanti investimenti, per continuare a realizzare progetti all'avanguardia nei territori in cui siamo storicamente presenti e ampliare il nostro perimetro, cogliendo le migliori opportunità di competizione nei settori ancora molto frammentati in cui operiamo. In un contesto economico sempre più complesso, vogliamo accompagnare concretamente la ripresa e la transizione sostenibile in Italia, con una serie articolata di interventi in linea con i bandi del PNRR. La nostra multiutility ha raggiunto una maturità non solo anagrafica: questo Piano corona 20 anni di crescita progressiva e lineare, che ha generato valore anche nelle comunità. Abbiamo saputo guardare avanti, estendendo saperi e prospettive, potendo contare al tempo stesso su solide fondamenta: il nostro patrimonio e una strategia consolidata. Anche e soprattutto nei mesi difficili che il Paese ha attraversato ultimamente, abbiamo continuato a garantire servizi di qualità - ne è riprova l'aggiudicazione di tutte le gare per i servizi regolati indette finora nelle aree presidiate - e a sostenere chi ha creduto in noi. A partire dai nostri dipendenti, clienti, fornitori fino ai nostri azionisti, ai quali prevediamo di distribuire dividendi in ulteriore crescita rispetto a quanto definito in precedenza, fino a raggiungere i 14,5 centesimi per azione al 2025, seguendo un tasso di crescita di circa il 6%, in linea con la dinamica dei risultati netti attesi.

Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera

Le strategie del Piano industriale al 2025 del Gruppo Hera confermano, consolidandoli, gli orientamenti già assunti, a riprova dell'efficacia delle linee adottate dalla multiutility, e in perfetta coerenza con le policy europee e gli obiettivi dell'Agenda Onu per uno sviluppo sostenibile. I migliori flussi di cassa attesi permetteranno di autofinanziare tutto il piano degli investimenti e le politiche di remunerazione ai nostri azionisti. E per indirizzare con ancora più efficacia i nostri interventi, da due anni abbiamo voluto misurare la nostra traiettoria rispetto ad ambiziosi obiettivi per il 2030, rafforzando il nostro impegno per la transizione energetica, l'economia circolare e l'evoluzione tecnologica. Attività di business e attenzione ai fattori ESG vanno per noi, da sempre, di pari passo e, negli anni, il MOL a "valore condiviso" è cresciuto in parallelo con lo sviluppo della multiutility: nel 2025 prevediamo che questo valore raggiungerà il 55% del MOL complessivo, fino a toccare il 70% nel 2030.

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HERA S.p.A. - Holding Energia Risorse Ambiente published this content on 27 January 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 27 January 2022 13:38:02 UTC.