MILANO (MF-DJ)--Hera chiude i 9 mesi con un utile netto di 340,6 milioni euro, con un rialzo del 39,2% rispetto ai 244,7 milioni dell'analogo periodo dell'anno precedente, grazie a un tax rate del 26,2%, in miglioramento rispetto al 27% registrato al 30 settembre 2020, determinato dall'impegno del Gruppo nel sostenere significativi investimenti per la trasformazione tecnologica, digitale e ambientale in chiave Utility 4.0.

L'incremento è legato anche al valore di special items, che contribuiscono per 56,2 milioni, per effetto del riallineamento fiscale di taluni avviamenti iscritti in bilancio, controbilanciati dagli oneri derivanti dal parziale riacquisto di un bond da 700 milioni in scadenza nel 2028, avvenuto nella scorsa primavera. L'utile netto per gli Azionisti si attesta a 308,4 milioni di euro, in crescita del 32,3% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Nei primi nove mesi del 2021, i ricavi sono stati pari a 6.424,3 milioni, con un rialzo del 31,0% rispetto ai 4.905,9 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Il margine operativo lordo aumenta di 77,1 milioni, con un rialzo del 9,6%, passando dagli 806,2 milioni dei primi nove mesi del 2020 ai 883,3 milioni del 30 settembre 2021. Il risultato operativo sale a 470,8 milioni, rispetto ai 414,7 del 30 settembre 2020, con un rialzo del 13,5% (nonostante i maggiori ammortamenti e accantonamenti). Nei primi nove mesi del 2021, Hera ha effettuato investimenti operativi per 377,2 milioni, in crescita di oltre il 13% rispetto ai 333,6 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, con un focus importante sui progetti previsti anche in chiave green nel Piano industriale.

com/lab

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1014:20 nov 2021

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November 10, 2021 08:22 ET (13:22 GMT)