Il gruppo francese del lusso, che ha resistito alla pandemia di coronavirus meglio delle rivali, ha comunicato che i ricavi a tassi di cambio costanti per il primo trimestre ammontano a 2,08 miliardi di euro, oltre le attese degli analisti che prevedevano un aumento del 24%.

Le vendite in Asia, Giappone escluso, sono cresciute del 94% nel trimestre, con un balzo significativo registrato in Cina. Questo slancio, insieme al rimbalzo negli Stati Uniti dove le vendite sono salite del 24%, ha aiutato il gruppo a bilanciare ampiamente la flessione dei ricavi in Europa, causata dai lockdown per il coronavirus.

Eric du Halgouet, vicepresidente esecutivo del gruppo, ha detto ai giornalisti che l'incremento delle vendite nel trimestre non è da ricondursi a un marcato aumento dei prezzi, che sono saliti di appena l'1,4% dall'inizio dell'anno.

Du Halgouet ha affermato che le vendite online sono balzate del 100% e oltre in tutte le regioni in cui il gruppo opera e che supereranno probabilmente a breve il miliardo di euro.

Il solido primo trimestre archiviato dal gruppo, con vendite superiori del 33% rispetto ai livelli del 2019, è un ulteriore segnale di un ritorno in auge del settore dei beni di lusso, dopo che anche le rivali Lvmh e Kering che hanno riportato un aumento dei ricavi.

Du Halgouet ha tuttavia precisato che è troppo presto per prevedere se il settore sarà effettivamente in grado di lasciarsi la crisi del coronavirus alle spalle quest'anno, a causa dei recenti timori di una recrudescenza di casi di coronavirus in Giappone.

(Silvia Aloisi)