La maggiore banca europea in termini di asset ha riportato un utile ante-imposte pari a 4,32 miliardi di dollari durante i primi sei mesi dell'anno, in calo da 12,41 miliardi di un anno prima, mancando le attese degli analisti raccolte dall'istituto che indicavano in media di 5,67 miliardi di dollari.

Hsbc ha rivisto in rialzo, rispetto ad aprile, le stime sugli accantonamenti per i crediti deteriorati tra gli 8 e i 13 miliardi di dollari nel 2020, sulla scia di perdite reali nel secondo trimestre superiori alle attese e sulle previsioni di un'ulteriore contrazione dell'economia.

"Quello che abbiamo visto in questo trimestre è un sostanziale cambiamento dell'outlook relativo all'economia mondiale, la famosa 'V' è ora più verticale e, di conseguenza, abbiamo notevolmente aumentato i nostri accantonamenti", ha spiegato a Reuters il Cfo Ewen Stevenson.

In particolare è stato colpito il business dell'istituto finanziario in Gran Bretagna, ha detto Stevenson, dove gli accantonamenti per eventuali perdite su crediti ammontano a 1,5 miliardi di dollari.

Gli accantonamenti del primo semestre sono aumentati a 6,9 miliardi di dollari, contro 1 miliardo di un anno prima. Nel primo trimestre la banca aveva accantonato 3 miliardi di dollari.

"Dato l'attuale livello di incertezza, continuiamo a osservare attentamente le ripercussioni sul nostro business plan e sugli obiettivi finanziari a medio termine e avvieremo nel contempo una revisione della nostra politica futura sui dividendi", spiega il Ceo Noel Quinn nella nota sui conti.

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(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Cristina Carlevaro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com)