Hugo Boss, che ha risentito pesantemente dei lockdown da coronavirus, ha riportato anche un rimbalzo delle vendite nel secondo trimestre, in maniera particolare in Gran Bretagna e Cina.

Il Ceo Daniel Grieder, ex amministratore delegato di Tommy Hilfiger che è entrato in carica a giugno, ha detto che la sua ambizione è quella di rendere Hugo Boss uno dei primi 100 brand al mondo, con spese di marketing che supereranno i 100 milioni di euro da qui al 2025.

L'azienda proseguirà inoltre la propria strategia attuale che mira a rendere il marchio più popolare tra i giovani, e cercherà di raddoppiare le vendite di articoli rivolti ad un pubblico femminile entro il 2025.

Hugo Boss, famosa per i suoi abiti eleganti da uomo, punta a raggiungere la soglia del 25%-30% di vendite tramite e-commerce entro il 2025, rispetto al 16% attuale, e a ristrutturare entro quella data circa l'80% dei suoi negozi, con costi intorno ai 500 milioni di euro.

Alle 12 il titolo Hugo Boss è in rialzo di 1,27%.

L'azienda ha anche reso noto che le vendite del suo core brand Boss sono calate nel secondo trimestre di un 5% rettificato, mentre quelle del brand Hugo, che punta ad un pubblico più giovane, sono aumentate del 2%.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)