Humana è una managed care organization (MCO), ovvero un assicuratore che controlla il percorso di cura dei propri assicurati in una logica di economia ed efficienza. L'assicuratore dichiara il 26% in meno di ricoveri ospedalieri evitabili e una posizione di leadership nazionale nell'assistenza domiciliare (laddove una concorrente come UnitedHealth si è concentrata maggiormente sulla farmacia) e con una quota di mercato del 6%. Il numero 2 dell'assistenza domiciliare, Amedisys, è al 5%.

La sua logica di sempre maggior integrazione prevede ad esempio lo sviluppo di un’offerta di assistenza nei centri sanitari. Un settore che dovrebbe crescere del 50% tra il 2021 e il 2025, in cui Humana è ovviamente presente con il suo franchising CenterWell. L’implementazione è rapida, con 206 centri nel 2021 e 400-450 previsti per il 2025, e il management prevede di ammortizzare il costo del lancio di un centro in meno di quattro anni. Questa nuova attività dovrebbe contribuire per 6 miliardi di dollari ai ricavi entro il 2025.

Crescita annua del 15%

L’azienda ha appena pubblicato i suoi risultati, con un EPS (utile per azione) di 25 dollari nel 2022. Nella relazione sugli utili, la direzione ha dichiarato che la crescita delle iscrizioni individuali a Medicare Advantage (MA) nel 2023 dovrebbe essere di almeno 625.000 nell’anno, ovvero un aumento del 13,7% rispetto all'esercizio precedente. Ha infatti affermato che "Queste solide prospettive riflettono una crescita di alta qualità, come dimostra il miglioramento della fidelizzazione che ha più che raddoppiato le aspettative, e segnano la continuazione della nostra storia di forte aumento delle adesioni, con una crescita annuale composta del 10,4% dal 2018 al 2022 rispetto a una crescita del settore del 9,7%".

Il gruppo ha battuto le stime di Wall Street per quanto riguarda l'utile trimestrale grazie all'aumento del reddito da investimento, nonostante le spese mediche siano state più alte del previsto.

Il ratio delle spese relative alle prestazioni, ovvero la percentuale dei pagamenti dei sinistri rispetto ai premi, è sceso di un punto percentuale nel quarto trimestre raggiungendo l'87,5%, dato che supera le aspettative degli analisti.

In base alle previsioni si avrà un utile per azione rettificato di almeno 28 dollari nel 2023 e Humana ha fissato come obiettivo il raggiungimento di 37 dollari per azione in tre anni. Questa tabella di marcia implica una crescita annua del 15% e 5 miliardi di dollari spesi in riacquisti di azioni. In particolar modo, il management intende rallentare le acquisizioni e aumentare i rendimenti per gli azionisti.

Questi obiettivi sono in linea con i risultati storici del gruppo, il quale nel decennio 2011-2021 ha quadruplicato gli utili per azione da 8 a 24 dollari, ottenendo un rendimento del capitale proprio che farebbe invidia ad altri assicuratori.

Questa performance finanziaria si riflette nel prezzo dell'azione, che è aumentato di dieci volte sul periodo. Tuttavia, il prezzo dell'azione di 485 dollari è solo un multiplo x13 degli utili previsti tra due o tre anni. Da questo punto di vista, la situazione è chiara: se nel prossimo decennio la direzione raggiunge una performance paragonabile a quella precedente, la situazione avrà certamente il suo fascino.

Dal punto di vista del rischio, tuttavia, vi è un potenziale per una crescita più lenta, in quanto la penetrazione di Medicare Advantage è ormai molto più avanzata rispetto a dieci anni fa. È presente inoltre una maggior concorrenza, soprattutto da parte di soggetti no profit, e un contesto legislativo in continua evoluzione. Humana è il pilastro di un programma pubblico di previdenza sociale; pertanto, il governo federale ha naturalmente voce in capitolo sul comportamento dei vari attori...