NUOVA DELHI (Reuters) - Il Ceo di Stellantis  Carlos Tavares vede nell'India un mercato redditizio e una opportunità di crescita maggiore di quanto il gruppo si attendesse, in un momento in cui la casa automobilistica si trova ad affrontare difficoltà in paesi come la Cina e la Russia.

L'India, dove Stellantis vende i suoi marchi Jeep e Citroen, rappresenta solo una frazione delle vendite globali del gruppo, ma Tavares ha detto di attendersi che i ricavi nel subcontinente siano più che raddoppiati entro il 2030, con un margine ebit/ricavi a doppia cifra entro i prossimi due anni.

I produttori occidentali di auto hanno sin qui faticato in India, un mercato dove dominano marchi asiatici come Suzuki e Hyundai  grazie alle loro auto piccole e buon mercato. Lo scorso anno Ford ha smesso di vendere le proprie auto in India. 

"Fare utili in India è possibile, a patto di fare le cose alla maniera degli indiani. Il motivo per cui alcuni produttori occidentali hanno fallito è che non hanno preso coscienza di questo fatto", ha detto Tavares durante un meeting virtuale ieri.

La ricetta, secondo Tavares, include acquistare componenti locali, favorire un'integrazione verticale della catena di approvvigionamento per contenere i costi, e costruire auto con funzionalità che interessano ai consumatori indiani, e per le quali sono disposti a pagare.

Stellantis, nata nel 2021 dall'unione di Fiat Chrysler con la francese Psa, a marzo ha svelato una nuova strategia di gruppo, che include un incremento degli sforzi di produzione di veicoli elettrici mantenendo però la propria redditività.

Questa attenzione riservata all'India giunge in un momento in cui Stellantis, il quarto più grande produttore automobilistico del mondo, deve confrontarsi con una serie di problemi in Cina, dove il gruppo sta riesaminando la propria strategia alla luce di vendite che non decollano, e in Russia, dove ha sospeso la produzione a causa della guerra in Ucraina. "Questi problemi [...] stanno dando all'India una grande opportunità, perfino più grande che in passato", ha detto Tavares.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Gianluca Semeraro)